La Corte Suprema rinvia il giudizio sui social a luglio e Fake News PL guadagna tempo
La Corte Suprema Federale deve giudicare due ricorsi che implicano la responsabilità delle piattaforme, come ad esempio Google, Facebook, TikTok, Twitter, Telegram e WhatsApp, per pubblicazioni illegali consentite dalle big tech. Ma i ministri hanno deciso di rinviare il processo a giugno, il che dà ai deputati federali più tempo per decidere, attraverso il Fake News Bill, come dovrebbero agire le piattaforme in questi casi, creando una regolamentazione più severa per regolamentare siti web, motori di ricerca e social network.