Il giudice rende difficile l'aborto per i bambini vittime di stupro

Una ragazzina di 11 anni è rimasta incinta dopo essere stata vittima di uno stupro. Ha trascorso più di un mese in un centro di accoglienza, su ordine del tribunale di Santa Catarina, per impedirle di abortire: in Brasile la procedura è consentita in caso di violenza sessuale e non necessita di autorizzazione giudiziaria.

"Potresti sopportare di restare ancora un po'?" Questa frase è stata detta ad una ragazzina di 11 anni rimasta incinta dopo essere stata vittima di uno stupro. Ha trascorso più di un mese in un centro di accoglienza, su ordine del tribunale di Santa Catarina, per impedirle di abortire: in Brasile la procedura è consentita in caso di violenza sessuale e non necessita di autorizzazione giudiziaria. Martedì scorso (21), al bambino è stato permesso di ritornare a casa di sua madre. 

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Comprendere il caso

Vittima di abusi sessuali, la bambina aveva appena 10 anni quando si recò in ospedale con la madre per abortire. A quel tempo, era incinta di 22 settimane e due giorni. La procedura è stata negata dall'équipe medica, che ha affermato che era consentita solo fino a 20 settimane secondo le regole dell'ospedale. 

La ripercussione della vicenda si ebbe con la pubblicazione di a rapporto esclusivo da The Intercept, che ha diffuso le immagini di un'udienza in tribunale con il bambino e sua madre. Nel video, la giudice Joana Ribeiro Zimmer induce la ragazza a rinunciare all'aborto. “Invece di lasciarlo morire – perché è già un bambino, è già un bambino – invece di tirarlo fuori dalla pancia e vederlo morire e agonizzare, ecco cosa succede, perché il Brasile non è d’accordo con l’eutanasia, il Brasile non "Non ce l'ha, non gli darà assistenza medica", ha detto il giudice. In altri brani chiede se la bambina vorrebbe scegliere un nome per il bambino e suggerisce addirittura che sarebbe “la felicità” per le coppie in cerca di adozione. Il giudice ha lasciato il caso dopo aver ricevuto una promozione. 

Sui social media, il caso ha raggiunto i trending topic di Twitter e ha motivato una serie di manifestazioni di politici, artisti e della popolazione in generale.

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Commissioni elevate

Secondo dati del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA), l’organismo delle Nazioni Unite responsabile delle questioni demografiche, l’America Latina presenta tassi di gravidanze adolescenziali più elevati rispetto alla media mondiale. D’altro canto, il Brasile ha visto diminuire negli ultimi anni il numero delle madri tra i 10 e i 19 anni. Dal 2010 la riduzione delle immatricolazioni è stata del 31%, secondo un'indagine di Sistema informativo sulla nascita in tempo reale, da parte del governo federale.

Curto Curatela

  • Il caso di Santa Catarina non fa eccezione. L’edizione più recente dell’Annuario della Pubblica Sicurezza brasiliano indica che i bambini sotto i 13 anni rappresentano più del 60% delle vittime di stupro. Leggi il rapporto dell'Estadão.
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