“Non è politica, è il Mondiale”: la polemica gialloverde e il lancio della maglia nera del Brasile

In mezzo alla tensione elettorale e all’uso dei colori verde e giallo da parte dei sostenitori di Jair Bolsonaro (PT), i brasiliani stanno cercando di entrare nello spirito della Coppa del Mondo senza sembrare dei manifestanti politici. A Minas Gerais, la Cemig (società energetica) ha rimosso le bandiere verdi e gialle e uno striscione da una strada di Belo Horizonte che diceva "non è politica, è la Coppa del Mondo". Per chi non vuole essere confuso con un bolsonarista, è arrivata sul mercato la maglia nera della squadra brasiliana, realizzata da Nike.

La maglietta nera della Nike con lo stemma della squadra era stata annunciata a settembre ma è arrivata solo adesso in Brasile. Proprio come la maglia azzurra della squadra, anche la maglia del portiere attira soprattutto quei brasiliani che si sentono a disagio indossando la maglia gialloverde rapita dai sostenitori del presidente Jair Bolsonaro.

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Anche così, c'è chi scambia qualsiasi maglietta della CBF per quella di un sostenitore del governo o ha paura che ciò accada:

La maglia nera della squadra non è ancora disponibile sul sito Nike, ma si trova già in alcune catene di articoli sportivi. Il pezzo costa R$349,99 e sarà venduto solo nella versione ventaglio.

Cemig toglie gli addobbi stradali per i Mondiali: lo striscione spiega “non è politica, è i Mondiali”

Rua Francisco Bicalho, nel quartiere Caiçara, a Belo Horizonte, è diventata famosa dopo che i residenti hanno deciso di decorarla in occasione dei Mondiali. Per evitare che la gente la confondesse con una manifestazione politica, visto che c'erano molte bandiere brasiliane giallo-verdi, ha appeso uno striscione, diventato virale su internet, in cui diceva: “Non è politica. È una Coppa del Mondo. Ma la gioia di vedere la strada addobbata fu di breve durata. L'azienda energetica locale (Cemig) ha rimosso lo striscione e tornerà lunedì (24) a rimuovere gli addobbi.

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Si legge in una nota: “Cemig avverte che, sulle pubbliche strade e piazze, decorazioni ed ornamenti devono essere installati lontano dalle reti elettriche, e non possono essere fissati su pali e mai fissati con fili metallici, poiché oltre al rischio di incidenti, ostacolano anche l’accesso degli elettricisti dell’azienda per la manutenzione dell’impianto elettrico”.

Polarizzazione e controversia tra vicini

“I Mondiali si sono sempre svolti prima delle elezioni. Quest'anno, con questo livello di polarizzazione, ho deciso di lanciare un messaggio, un avvertimento, affinché le cose non si confondano", ha detto a G1 l'ingegnere Júlio César Silva Freitas, 26 anni, responsabile della decorazione. Sostiene anche di aver seguito la tradizione ereditata da suo padre di decorare la strada in cui vivono per celebrare la Coppa del Mondo.

La decorazione suscitò polemiche tra i vicini. Alcuni hanno addirittura detto "che avrei fatto una campagna per un certo candidato, ricevendo anche denaro in cambio di questo sostegno", ha detto l'ingegnere al giornalista.

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La frase “non è politica, è la Coppa del Mondo” è già diventata un meme:

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