Jair Bolsonaro stava lasciando il Palazzo Presidenziale quando lo youtuber Wilker Leão ha fatto irruzione nel cerchio dei sostenitori del presidente, gli ha fatto domande, è stato spintonato ed è caduto a terra. Arrabbiato, ha chiamato Bolsonaro a “tchutchuca dal centro” e cominciò ad offenderlo con parole come “vagabondo”, “cattivo”, “vigliacco”. wilker questiono, soprattutto, perché Bolsonaro ha approvato i limiti per il patteggiamento.
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Il presidente non si è trattenuto di fronte agli insulti, si è avvicinato allo YouTuber e lo ha afferrato, cercando di prendergli il cellulare per impedire al giovane di filmare il momento. “Niente film, niente film”, ha chiesto Jair.
Wilker ha pubblicato il video questo giovedì pomeriggio (18):
A conversazione tra Wilker e Bolsonaro, avvenuto dopo l'episodio, è su G1 .
marea di meme
Il termine "Tchutchuca do Centrão" è salito in cima ai termini più commentati su Twitter. Recensioni di diversi formati, soprattutto i meme, hanno fatto eco alla scena registrata da TV Globo, dal momento in cui il presidente ha cercato di contenere lo YouTuber. Oh, c'è stata anche una reinterpretazione satirica della versione originale di 'Tchuchuca'.
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Su Instagram il profilo greengodictionary non ha perso tempo e ha già pubblicato l'ultimo post:
La confusione tra Bolsonaro e un elettore (o influencer) avviene 45 giorni prima del primo turno delle elezioni presidenziali, in cui Bolsonaro è candidato e appare al secondo posto nei sondaggi sulle intenzioni di voto, dietro all’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva.
Chi è lo YouTuber?
Wilker Leão si descrive online come un avvocato e caporale dell'esercito, e qualcuno che parla di "argomenti controversi e rilevanti riguardanti il militarismo, il diritto e la politica". Il blogger ha circa 20mila follower su YouTube e 135mila su TikTok.
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Stoppino curto
In un altro momento questo giovedì (18), Bolsonaro ha reagito con irritazione alla domanda di un giornalista su la diffusione di messaggi di un gruppo di uomini d'affari che si schierano apertamente contro il colpo di stato. Il servizio esclusivo è stato realizzato dal giornalista Guilherme Amado a Metrópoles.
Libertà di espressione
“Questa è la libertà di espressione di Jair Bolsonaro”, ha criticato l’editorialista Leonardo Sakamoto. Altri giornalisti e membri della stampa si sono pronunciati in segno di ripudio del comportamento del presidente. Parecchi veicoli stranieri Sono stati trasmessi anche video degli atti che hanno tentato di mettere a tacere Wilker.
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L'argomento ha dato origine anche ad un'altra discussione: il termine 'tchutchuca', che è stato trattato come un chiaro insulto al presidente, non è un insulto. L’uso del termine faz – riferito al femminile – è dispregiativo nei confronti delle donne, as riflette Milly Lacombe, editorialista della UOL.
Curto cura:
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