Unicamp crea un manifesto e avrà un proprio atto in difesa della democrazia

Aperto alle firme della comunità accademica, il manifesto avverte: "la democrazia è a rischio!", e invita la comunità a resistere a questo e ad altri problemi come la crescente povertà, il negazionismo scientifico e gli attacchi alle minoranze.

Il 5, l’Università Statale di Campinas (Unicamp) ha pubblicato il proprio manifesto in difesa della democrazia e delle libere elezioni nel 2022, unendosi ad altre iniziative che ripudiano e prevengono il rischio di “rottura istituzionale” nelle elezioni di quest’anno.

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Scritto da professori emeriti dell'università, il manifesto conta ormai più di 600 sostenitori tra i membri della comunità accademica dell'università e “ripudia qualsiasi azione che possa contribuire alla rottura costituzionale e allo scacco politico derivante da un altro colpo di stato”. Il documento è aperto al pubblico per la firma.

Il testo invita la comunità accademica e gli altri settori democratici della società civile ad “alzare la voce” per evitare una battuta d’arresto in quella che viene definita la “lunga notte di arbitrarietà e autoritarismo che colpì il Paese” durante il colpo di stato militare del 1964.

📃 Leggi il manifesto integralmente

Estratto da “Unicamp Manifesto per la Democrazia” (05.08.22)/ Riproduzione.

Atto congiunto con l'USP dell'11 agosto

Il prossimo 11 agosto la canonica Unicamp e altri enti terranno un evento pubblico con la lettura congiunta della “Cgrida ai brasiliani in difesa dello Stato di diritto democratico!“, petizione lanciata dalla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di San Paolo (USP).

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“Lettera ai brasiliani”

Ad oggi, il documento presieduto dai giuristi dell'USP conta quasi 800 firme, tra 133 entità e individui della società civile, tra cui ex ministri della Corte Suprema Federale (STF), artisti, giornalisti e uomini d'affari. La sua lettura ufficiale avrà luogo in Largo São Francisco, sempre la mattina dell'11. La lettera del 2022 è una rilettura di un manifesto che chiedeva il ritorno della democrazia in piena dittatura militare brasiliana, nel 77. “Lettera ai brasiliani” compie 45 anni questo lunedì (08).

"In difesa della democrazia e della giustizia”

Con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali di ottobre, la riaffermazione dei valori della democrazia è diventata il centro dell’agenda di attori diversi della società brasiliana (UOL). Dopo la diffusione della lettera dei giuristi dell'USP, questa è stata resa pubblica venerdì scorso (05) la “lettera degli imprenditori”, articolata dalla Federazione delle Industrie dello Stato di San Paolo (Fiesp).

📃 Leggi integralmente il manifesto articolato da Fiesp

Il manifesto era responsabile unire avversari politici di lunga data attorno agli stessi scopi. A meno di 90 giorni dal voto dei brasiliani, la lettera chiede la difesa del partito “sovranità del popolo” che è “espressa con il voto” ed “esercitata a norma della Costituzione”. Firmano, tra gli altri, il manifesto “In difesa della democrazia e della giustizia”:

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  • 107 entità imprenditoriali, di cui almeno 8 legate all'agroalimentare
  • Centrali sindacali, come la Central Única do Trabalho (CUT), Força Sindical e l'Unione Generale dei Lavoratori (UGT)
  • Federazione brasiliana delle banche (Febraban)
  • Accademia delle Scienze
  • Unione Nazionale degli Studenti (UNE)
  • Organizzazioni di difesa ambientale come Greenpeace e World Wildlife Fund (WWF)

Il testo afferma inoltre che lo Stato di diritto, il mantenimento della democrazia e lo sviluppo sono “il significato più grande di 7 settembre Quest'anno". L'iniziativa di Fiesp ne fa parte di un movimento preventivo in difesa delle istituzioni democratiche del Paese e una risposta diretta alle minacce di colpo di stato e attacchi del presidente Jair Bolsonaro il sistema elettorale, il Tribunale federale (STF) e il Tribunale elettorale superiore (TSE).

7 settembre

“Vi invito tutti adesso affinché tutti, il 7 settembre, scendano in piazza per l’ultima volta. Scendiamo in piazza per l’ultima volta”, ha detto Bolsonaro alla convention per la sua candidatura alla rielezione presidenziale. I loro appelli sono stati visti come una chiara minaccia al desiderio di sovvertire le regole del gioco democratico. Il 7 parteciperà ad a parata militare delle Forze Armate e si recherà a Rio de Janeiro per incontrare i sostenitori. (Folha de S.Paulo)🚥

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