Xenofobia: la paura di chi viene “da fuori”; capire cosa significa il termine

Secondo il dizionario Aurélio, la xenofobia è "l'avversione o il rifiuto di persone o cose straniere". Un pregiudizio rivolto a persone di altre culture basato sulla convinzione dei valori culturali nazionali. In questo modo si possono costruire l’orgoglio nazionale, la xenofobia, il razzismo e altri atteggiamenti che cercano di creare un sentimento di unità interna e di rifiuto di ciò che viene dall’esterno. Ed ecco un consiglio: la xenofobia è un crimine in Brasile!

Per L'UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) delle Nazioni Unite, xenofobia è definito come “atteggiamenti, pregiudizi e comportamenti che rifiutano, escludono e diffamano le persone sulla base della percezione che siano estranee alla comunità nazionale o alla società”. 

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Lo spiega l’autrice Cecília De La Garza xenofobia "deriva dal concetto greco composto da xenos ("straniero") e fobo ('Paura')" ed è un'ideologia “che consiste nel rifiuto delle identità culturali diverse dalla propria”, trattandosi, quindi, di una espressa discriminazione che “si basa su pregiudizi storici, religiosi, culturali e nazionali”.

E perché ci sono gli xenofobi?

In un articolo pubblicato su JusBrasil, l'avvocato specializzato in diritto penale e criminologia, Paula Cristina Carvalho Rezende, afferma che “gli xenofobi credono di avere una sorta di superiorità dovuta alle loro origini e l'uso dei loro concetti preconcetti giustificherà i loro atti di discriminazione”.

A xenofobia e il razzismo possono anche andare insieme.

L'autore sostiene che “mentre il razzista discrimina in base ad un fattore biologico (il colore della pelle), lo xenofobo, oltre al fattore biologico, discrimina tutti coloro che non appartengono allo stesso popolo e/o alle stesse origini culturali”.

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“La discriminazione derivante dal pregiudizio, proprio come una malattia, presenta sintomi diversi, ed è improbabile che uno xenofobo abbia pregiudizi solo per questioni razziali, o culturali, per esempio; Si tratta quasi sempre di un groviglio di giustificazioni per un'illusione di superiorità”, aggiunge l'avvocato.

A xenofobia Si tratta, quindi, nella sua concezione, di un atteggiamento riprovevole e contrario al movimento in difesa dei diritti umani e all'idea di cittadinanza universale:

“LA NOSTRA VERA NAZIONALITÀ È L’UMANITÀ”.
– POZZI HG –

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La xenofobia è un reato?

Riproduzione Twitter

SÌ! Dal 1997, casi di xenofobia sono considerati crimini in Brasile.

Prima di Legge n. 7.716 del 5 gennaio 1989 riconosciuto il razzismo, ma solo con discriminazioni o pregiudizi basati sulla razza o sul colore.

La Legge di N. 9.459 del 13 maggio 1997 ha modificato il testo originario (della legge n. 7.716) e si riferisce ora ai “reati derivanti da discriminazione o pregiudizio basato sulla razza, sul colore, sull'etnia, sulla religione o sull'origine nazionale”.

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La punizione è da uno a tre anni di carcere e multa. Vale la pena ricordare che se il reato è commesso in ambienti virtuali la pena può essere maggiore, da due a cinque anni.

Per segnalare un caso di xenofobia, le vittime dovrebbero cercare soprattutto stazioni di polizia specializzate in reati razzisti. Il primo contatto con il Polizia civile si può fare anche telefonicamente 197.

@curtonews Probabilmente avete visto il caso della xenofobia del consigliere di Caxias do Sul, ma sapete cos'è la xenofobia? O #CurtoNews ♬ suono originale – Curto Notizie

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