Potresti non aver mai sentito l'espressione, ma potresti aver letto resoconti sulla tecnica di marketing specifica per attirare il pubblico LGBTQIA+.
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Le celebrità criticate per praticare la “moneta rosa” trarrebbero vantaggio da ciò che una comunità ha da offrire – pubblico, fama, opinioni – ma non mostrano un reale sostegno alla causa. Pertanto, la persona utilizzerebbe una causa a proprio vantaggio. Questa è l'essenza del queerbaiting.
Il caso Harry Styles
L'argomento è tornato ad essere uno dei più discussi sui social quando l'attore e compositore britannico Harry Styles è stato criticato e identificato come l'autore del queerbaiting. Da quando ha lanciato la sua carriera da solista, Harry ha indossato abiti e si è comportato al di fuori di ciò che è considerato eteronormativo.
I critici sostengono che Harry non sia parte della causa e che si comporti in questo modo solo per attirare il pubblico LGBTQIA+.
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nell'intervista alla rivista Rolling Stone, Harry si è difeso: “Alcuni dicono 'appari in pubblico solo con le donne' e io non credo di essere effettivamente apparso in pubblico con nessuno. Se qualcuno ti scatta una foto con qualcuno, non significa che hai scelto di essere pubblicamente coinvolto con qualcuno”.
Il cantante non ha mai reso pubblico il suo orientamento sessuale. Ha anche detto, una volta, di “non etichettarsi”. Nell'intervista con Rolling Stone, ha detto che non parlare in pubblico della sua vita al di fuori del lavoro gli ha avvantaggiato e che le persone ne creeranno sempre una versione. Lui, però, preferisce non perdere tempo a correggere.
Artisti accusati di queerbaiting
Le celebrità pop, come Madonna, sono già state accusate di approfittarsi del pubblico LGBTQIA+. Qui in Brasile anche la nostra diva del pop Anitta è stata oggetto di critiche.
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Chi non ricorda il triplo bacio ai VMA del 2003? Madonna ha baciato Britney Spears e Christina Aguilera, generandole un'enorme pubblicità, in un momento in cui non "indovinava" molto. Su Internet, l'intenzione del bacio era questionndr, e non sono mancate le accuse secondo cui Madonna è la “regina del queerbaiting”.
Anitta è stata accusata di “pink money” per aver preso parte alle parate LGBTQIA+, ma senza mai aver preso una posizione politica o essersi mostrata veramente a favore della causa. Ma questo era il passato: oggi vediamo un cantante pieno di posizionamento.
Celebrità come Billie Eilish, Bella Hadid, Nick Jonas hanno già avuto i loro brutti momenti dopo aver tentato di conquistare il pubblico LGBTQIA+. Che siano fedeli alla causa o meno, le celebrità che corrono rischi in questo campo sono sempre pronte per i processi pubblici, dopotutto fa parte del successo.
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