amazzonia
Crediti immagine: AFP

Il rapporto rivela che, per conquistare un posto nell’OCSE, il governo federale mente, omette e distorce i dati ambientali

Un rapporto esclusivo del portale UOL ha rivelato che, nel tentativo di essere accettato nell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), il governo di Jair Bolsonaro (PL) ha consegnato documentazione riservata sulle sue leggi e politiche nazionali in dozzine di settori a l'entità con sede a Parigi. Tuttavia, nel capitolo ambientale, il rapporto ufficiale brasiliano avrebbe omesso, mentito e distorto le informazioni sulla realtà della deforestazione in Brasile e sulla preservazione dell’ambiente.

A OCSE è una sorta di “club dei paesi ricchi” o, secondo la sua descrizione ufficiale, è un’organizzazione internazionale che lavora per costruire politiche migliori per una vita migliore.

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La scommessa più grande del governo di Jair Bolsonaro (PL) in politica estera è la richiesta del Brasile di aderire all'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). A tal fine, a fine settembre, il governo brasiliano ha inviato all'organizzazione internazionale il primo memorandum che servirà da base per valutare l'allineamento del Paese agli impegni del gruppo. (Agenzia Brasile)

Con 1.170 pagine, il memorandum valuta il grado di allineamento della legislazione, delle politiche e delle pratiche del paese candidato agli standard stabiliti dall'OCSE in 32 diversi settori. Tra i settori analizzati figurano il commercio, gli investimenti, l’economia digitale, la sanità, l’istruzione, l’ambiente, la concorrenza, il turismo e l’energia nucleare.

In esclusiva, il UOL ha avuto accesso a questo documento e ha rivelato che il governo Bolsonaro sta “usando la mancanza di trasparenza per vendere una realtà che non esiste in Brasile, senza che la società civile possa reagire”.

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Controlla alcuni punti menzionati nel rapporto UOL:

  • il governo avrebbe fatto riferimento alla legge 12.187 del 2009, che ha creato il Politica nazionale sui cambiamenti climatici, ma ha omesso il fatto che la politica prevedeva obiettivi per il 2020 che non sono stati raggiunti;
  • la nota citava l'esistenza del Fondo nazionale per il cambiamento climatico, ma non ha menzionato che, nel 2019, il governo ha interrotto i trasferimenti al fondo e sospeso i progetti;
  • come obiettivo per contenere la deforestazione illegale legata alla produzione di soia nella regione amazzonica, il documento cita la creazione di Moratoria sulla soia nel 2008, ma omette che, quando assunse il governo nel 2019, Bolsonaro conpromeunirsi al caucus ruralista nel lavorare per estinguere il patto ed evitare che venga ampliato fino a colpire anche il Cerrado;
  • Nel memorandum consegnato dal Brasile, il governo insiste di essere completamente allineato su tutte le questioni relative alla protezione dell'ambiente. Tuttavia, il testo si limita a elencare i programmi, senza spiegare se adempiono alle loro funzioni, se esiste un budget e quale sia il reale impatto – vale a dire, ignora i dati reali sulla deforestazione in Brasile;
  • Nel documento, il governo federale parla di un “totale allineamento” del Brasile con uno strumento giuridico conservazione di biodiversità, tuttavia, omette come intende raggiungere l’obiettivo incluso nel piano di adesione all’OCSE, ovvero porre fine alla perdita di biodiversità entro il 2030.
  • il promemoria includeva il Fondo Amazon nell'elenco delle misure adottate nel Paese per dimostrare che il Brasile rispetta i requisiti dell'istituzione, ma ha omesso che il fondo è stato sepolto dal presidente brasiliano nel primo anno del suo governo, aprendo una crisi diplomatica con Norvegia e Germania.
Video di: UOL

Non dimenticare di leggere il rapporto completo, sul portale UOL.


(🚥): potrebbe richiedere la registrazione e/o la firma 

(🇬🇧): contenuto in inglese

(*): i contenuti in altre lingue sono tradotti da Google traduttore

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