Crediti immagine: AFP

Il Brasile potrebbe diventare la prima grande economia a zero emissioni entro il 2030; vedi altri punti salienti Curto Verde

Vedi i punti salienti di Curto Verde: ➡️ Il Brasile ha il potenziale per diventare la prima grande economia a zero emissioni entro il 2030, ha concluso uno studio della società di consulenza Systemiq; ➡️ DNA ambientale, una tecnologia che sta rivoluzionando lo studio della biodiversità; ➡️ L'impatto del trasporto marittimo sul cambiamento climatico e quali sono gli ostacoli a un cambiamento tanto necessario; ➡️ La 'Strada verso il caos' che minaccia il più vasto territorio indigeno del Brasile.

🌱 Il nostro futuro a zero emissioni

Il Brasile ha il potenziale per diventare la prima grande economia zero netto fino al 2030. Questo è quanto conclude il rapporto”Maratona dell'Amazzonia” (*), preparato da Systemiq – una società di consulenza che cerca di risolvere problemi sistemici. Il documento illustra come può derivare la leadership per un’economia a basse emissioni di carbonio Amazon

PUBBLICITÀ

Ma cosa significa avere una politica di net zero?

Ciò significa azzerare le emissioni nette di gas serra, principalmente anidride carbonica (CO2), nell’atmosfera, e l’eventuale rilascio di gas inquinanti deve essere compensato dalla riduzione di una quantità equivalente di CO2.

Punti che ci pongono avanti in un mondo in transizione energetica: 
  • Una matrice energetica con oltre il 75% di energia proveniente da fonti rinnovabili;
  • Una grande distesa di foresta in piedi, che è un “tesoro” per la bioeconomia; 
  • 80 milioni di ettari di pascoli degradati che possono essere ripristinati per diventare nuovamente produttivi; 
  • Conoscenza della bioenergia e dell'agricoltura e dell'agricoltura sostenibile;
  • Minerali e metalli necessari per la transizione globale verso lo zero netto a basso costo. 

Per raggiungere questo obiettivo, Systemiq sostiene che il Brasile – tra le altre misure – deve ristabilire il rispetto della legge e dei meccanismi di comando e controllo, rafforzando le istituzioni e sviluppando l’infrastruttura finanziaria necessaria per investire in questo programma. 

🌳 DNA ambientale

Segnala da Reset, pubblicato questo lunedì (12), mostra come il DNA ambientale può rilevare la presenza di centinaia o migliaia di specie in piccoli campioni di terra o acqua.

PUBBLICITÀ

Secondo la pubblicazione, con campioni di terreno – che possono pesare solo mezzo grammo – gli scienziati di Istituto Tecnologico Vale possono identificare centinaia, a volte migliaia di specie attraverso le tracce di materiale genetico che hanno lasciato dietro di sé.

La tecnica conosciuta come analisi del DNA ambientale, o eDNA, è stata perfezionata negli ultimi anni e sta rivoluzionando lo studio del DNA. biodiversità. Visitare e leggere il rapporto per intero.

🚢 L'impatto del trasporto marittimo sui cambiamenti climatici

O Trasporto marittimo emette più di un miliardo di tonnellate di carbonio all’anno, quasi il 3% del totale mondiale, secondo i dati di Quarto studio dell'Organizzazione marittima internazionale (IMO). ????????) sui gas serra derivanti dal trasporto marittimo.

PUBBLICITÀ

Per contribuire a combattere il cambiamento climatico, è fondamentale che il settore riduca le proprie emissioni di carbonio il prima possibile. Per fare ciò, le navi devono smettere di usare carburante, uno dei combustibili fossili più inquinanti. Ma quali sono gli ostacoli affinché ciò accada? Capire ⤵️

Video di: ClimaInfo

L’Organizzazione marittima internazionale (IMO) – l’agenzia delle Nazioni Unite che regola il trasporto marittimo – prevede che, se non ci saranno cambiamenti, il settore dei trasporti marittimi rappresenterà fino al 17% delle emissioni globali di anidride carbonica entro il 2050.

⛏️ 'La strada verso il caos'

In evidenza sul giornale britannico Il guardiano, questo lunedì (12), una strada clandestina di 120 km che attraversa il territorio yanomami in Amazzonia. La terra indigena Yanomami è la più grande del Brasile. Si trova negli stati di Amazonas e Roraima, all’interno della Foresta Amazzonica, e ospita circa 30mila indigeni.

PUBBLICITÀ

Negli ultimi mesi le mafie minerarie illegali hanno aperto le cosiddette 'Strada verso il caos' nelle giungle del più grande territorio indigeno del Brasile, in un audace tentativo di introdurre i bulldozer in queste terre apparentemente protette.

Scopri rapporto completo (*) che avverte: “il prezzo dell’inazione del futuro governo sarebbe la distruzione di un popolo che abita la foresta tropicale da migliaia di anni”.

Leggi anche:

Curto Verde è una sintesi quotidiana di quello che c'è da sapere sull'ambiente, sulla sostenibilità e su altri temi legati alla nostra sopravvivenza e a quella del pianeta.

PUBBLICITÀ

(🚥): potrebbe richiedere la registrazione e/o la firma 

(🇬🇧): contenuto in inglese

(*): i contenuti in altre lingue sono tradotti da Google traduttore

scorrere verso l'alto