Robinho
Crediti immagine: AFP

Il tribunale italiano chiede a Robinho di scontare la pena detentiva in Brasile per stupro

Il tribunale italiano ha chiesto al governo brasiliano che l'ex calciatore Robinho paghi in Brasile la pena di nove anni a cui è stato condannato per lo stupro di gruppo di una giovane ragazza a Milano nel 2013, ha reso noto venerdì il Ministero degli Affari Esteri brasiliano ( 17 ).

La richiesta è stata trasmessa per analisi al Dipartimento per il rimpatrio dei beni e la cooperazione giuridica internazionale del Ministero della Giustizia e della Pubblica Sicurezza. Questo organismo analizza processi di questo tipo perché la Costituzione brasiliana non consente l'estradizione dei suoi cittadini e Robinho è nel paese.

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Spetta però ai tribunali brasiliani, prima che il governo proceda, valutare formalmente la richiesta ed eventualmente approvare l'esecuzione della sentenza straniera, un processo previsto dalla Magna Carta e che potrebbe durare diversi anni, secondo gli esperti giudiziari.

La richiesta è l'ultimo sforzo delle autorità italiane per garantire che l'ex giocatore della Nazionale, 39 anni, sconti la pena a cui è stato condannato. All'inizio dello scorso anno la Procura di Milano ne aveva chiesto l'estradizione – negata dal Brasile – e aveva emesso nei suoi confronti un mandato di cattura internazionale. Quest'ultima richiesta impedisce all'ex atleta di recarsi nei Paesi con cui l'Italia ha accordi di estradizione.

Robinho è stato condannato dall'ultima istanza giudiziaria italiana il 19 gennaio 2022 per violenza sessuale in gruppo ai danni di una giovane albanese che festeggiava il suo 23esimo compleanno in una nota discoteca di Milano.L'allora calciatore del Milan, insieme ad altri cinque connazionali, fece bere la giovane “al punto da lasciarla priva di sensi e incapace di resistere” e poi ha avuto “rapporti sessuali più volte di seguito” con lei.

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L'ex attaccante brasiliano è stato condannato in primo grado nel 2017 dal Tribunale di Milano e nel dicembre 2020 dalla Corte d'Appello di Milano, del fatto è stato riconosciuto colpevole anche il suo amico Ricardo Falco.

Lo ha ritenuto quest’ultimo tribunale Robinho ha agito con “particolare disprezzo nei confronti della vittima, che è stata brutalmente umiliata”.

(Con AFP)

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