notizie false
Crediti immagine: Pixabay

Fake news: creatività a piena prova

Non è una novità per nessuno che le fake news abbiano preso il sopravvento sulla campagna elettorale, soprattutto in questo secondo turno elettorale. Ciò ha già portato la Corte Elettorale Superiore (TSE) ad adottare una serie di misure, inclusa la concessione alle piattaforme di un termine di due ore per eliminare i contenuti fuorvianti, sotto pena di una multa di R$ 100. Inoltre, il presidente del TSE, il ministro Alexandre de Moraes, ha già annunciato che intende incontrare Jair Bolsonaro (PL) e Lula (PT) per frenare questo tipo di contenuti. Guarda cosa hanno già fatto i fakeiros di turno.

Frasi fuori contesto

Il montaggio video distorce i fatti. In uno di essi, diventato virale tra i sostenitori del presidente mercoledì (19), come il pastore evangelico Silas Malafaia, l’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT) afferma: “Bisogna mentire. Il politico deve mentire”. Infatti, in un’intervista al podcast Flow, Lula parlava di Bolsonaro, che pochi secondi dopo definisce un “bugiardo compulsivo”.

PUBBLICITÀ

Già Bolsonaro appare affermando che, se eletto, nominerà ministro l'ex presidente Fernando Collor (PTB) e che, insieme, “confischeranno la sua pensione”. L'edizione omette la parte in cui spiega che si tratta di “voci” diffuse dai suoi oppositori.

governi di sinistra

Con la presa del potere di governi di sinistra in diversi paesi dell'America Latina, diversi contenuti cercano di raccontare episodi che non sarebbero nemmeno accaduti a un futuro governo calamaro.

È il caso della presunta “autorizzazione alla pedofilia” legata al governo di Gustavo Petro, in Colombia. Le pubblicazioni si basano su una misura che ha reso legale il matrimonio delle persone di età superiore ai 14 anni senza il permesso dei loro tutori, il 18 agosto 2021, quando il presidente era Ivan Duque.

PUBBLICITÀ

Il video di un saccheggio contro allevatori di pollame e suini che sarebbe stato registrato durante il governo di Alberto Fernández in Argentina, è stato in realtà registrato nel comune colombiano di Puerto Tejada, durante l'ondata di proteste iniziata nell'aprile 2021 contro l'amministrazione Duque.

Anche i video registrati durante il movimento di protesta del 2019 in Cile sono diventati virali sui social media, come se mostrassero manifestazioni avvenute nel 2022, durante il governo di Gabriel Boric.

Sondaggi falsi

Ci sono casi di inchieste e montaggi di presunti servizi televisivi completamente inventati che indicano un vantaggio per l'uno o l'altro candidato.

PUBBLICITÀ

Da qui l'importanza di registrare le ricerche presso il Tribunale elettorale, che ha iniziato a richiedere agli enti e alle società che effettuano indagini di registrarsi presso il sistema della Corte elettorale superiore (TSE). Lì puoi verificare se esiste un prelievo o meno.

Prove di frode?

Poco dopo il primo turno, sono diventati virali in rete diversi contenuti che cercavano di dimostrare l’esistenza di brogli elettorali. Una delle tesi più diffuse era che la totalizzazione dei voti seguisse un algoritmo in cui per ogni 12% delle schede scrutinate, Lula guadagnava l’1% dei voti validi e Bolsonaro perdeva lo 0,5%. Ma i numeri indicati nel messaggio non coincidono con le percentuali raggiunte dai candidati.

È stato diffuso anche un elenco delle città dove, presumibilmente, sarebbero stati registrati più voti per Lula che numero di abitanti. Ma i dati citati nel testo non sono corretti e alcune delle città citate non esistono nemmeno.

PUBBLICITÀ

I dati che mostrano un numero maggiore di voti per il presidente rispetto agli elettori in una zona di Minas Gerais erano relativi al voto in transito. Con questa modalità gli elettori possono votare in uno Stato diverso dal proprio domicilio elettorale, ma solo per la presidenza.

Montaggi basati su siti di notizie

Molte immagini sono state ottenute tramite montaggi, dove è stato aggiunto del testo su uno sfondo reale, oppure è stato modificato il codice HTML del sito e poi è stato catturato uno screenshot.

Uno screenshot del sito di notizie G1, ad esempio, indicava falsamente che Lula aveva detto che, se eletto, avrebbe dato alla popolazione una scadenza per consegnare le armi. Un altro, anch'esso creato, attribuiva al candidato la dichiarazione che “neppure Dio potrà togliergli questa elezione”.

PUBBLICITÀ

Nel primo turno è stato diffuso anche uno screenshot del sito web di Jovem Pan con la presunta notizia che Bolsonaro fosse stato rieletto in Nuova Zelanda.

(Con AFP)

scorrere verso l'alto