Urne elettorali “programmate” e altre bugie che hanno circondato le elezioni

Come previsto, le elezioni presidenziali in Brasile – che si svolgeranno al secondo turno tra Lula (PT) e Bolsonaro (PL) il 30 ottobre – sono state dominate dalla disinformazione su Internet. Voti nelle carceri, uso vietato delle magliette della nazionale e altre false notizie elettorali sono diventate virali. Dai un'occhiata ad alcune delle voci che sono state smentite dai fact-checker.

Smentire le notizie false:

Le autorità elettorali hanno ridotto il numero delle macchine per il voto elettronico per gli elettori brasiliani all’estero e le hanno aumentate nelle carceri? NON.

Gli elettori hanno potuto indossare la maglia della Seleção, favorita dal presidente di estrema destra Jair Bolsonaro, nei seggi elettorali? SIM.

A L'Agência Aos Fatos ha elencato tutte le bugie elettorali diffuse tra l'1 e il 2 ottobre tramite social network e applicazioni di messaggistica, controllati e smentiti.

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In cima 5 fake news virali sulle elezioni effettuate da Boatos.org dal portale Metrópoles, sono:

  1. Il sondaggio Ipec del Jornal Nacional mostra Bolsonaro davanti a Lula con il 46%
  2. Lula dice che gli infermieri servono solo a servire la zuppa e si è schierato contro il salario minimo
  3. Il Cile è in guerra civile con edifici, treni e automobili dati alle fiamme a causa di Gabriel Boric
  4. Lula ha ricevuto un foglio con le risposte da Globo in un'intervista al Jornal Nacional
  5. Le nuove schede elettorali sono dotate di QR Code che trasferisce i voti a Lula

Sotto, controlla altri punti salienti della disinformazione diffusione al 2°, primo turno elettorale:

Votare nelle carceri

Un messaggio sui social media diventato virale alla vigilia del voto di domenica (2) – in cui Bolsonaro contraddiceva le previsioni e si avvicinava al secondo posto più vicino al candidato del PT Luiz Inácio Lula da Silva – diffondeva la seguente disinformazione:

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“La TSE riduce il numero delle urne elettorali per i brasiliani che vivono all’estero e le amplia nelle carceri. La conclusione spetta a te!” – MENZOGNA!

Secondo una legge del 2010, i penitenziari brasiliani ricevono le urne elettorali per i detenuti aventi diritto di voto. Domenica (2), secondo il TSE, sono state inviate nelle carceri meno urne elettorali rispetto alle ultime elezioni generali del 2018: 222, rispetto a 233 (quattro anni fa).

Il numero di urne assegnate elettori all’estero passato di 744 a 1.018 in questo periodo.

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Urne “programmate”.

Un'altra voce, diventata virale prima del primo turno, secondo cui tre macchine per il voto elettronico sarebbero state “programmate con almeno l'81% dei voti per Lula” nella città di Serafina Correia, nel Rio Grande do Sul. crimine contro i suoi seguaci", si legge nel messaggio, citando come fonte una stazione radio locale.

Una foto che accompagna la pubblicazione mostrava la polizia che ispezionava un veicolo TSE con scatole di cartone, ciascuna identificata come una “macchina per il voto elettronico” – MENZOGNA!

Un sondaggio ha rivelato che queste immagini provengono in realtà da un controllo di routine del veicolo in Amazonas nel 2018. La polizia ha dichiarato allora di non aver riscontrato irregolarità. Come fonte viene citata la radio locale negato la versione.

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Voti persi

Un video ampiamente condiviso su Twitter, YouTube, Facebook, Telegram e TikTok ha evidenziato una nuova funzione nelle macchine per il voto elettronico, utilizzate nel Paese dal 1996.

Una volta che gli elettori hanno selezionato il loro candidato, una finestra li invitava a rivedere la loro scelta prima di premere il pulsante verde “Conferma”.

“Prima non esisteva. Ora, hai digitato un numero nell'urna, e in basso appare così: 'controlla il tuo voto' lampeggia, non lo leggi, confermi? E non premi conferma? Si ha l’impressione che questo venga fatto per confondere, per far perdere il voto alla gente”, ha detto un uomo nel video – MENZOGNA !!

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Sia la TSE che le revisioni indipendenti dell'AFP affermano che la voce è falsa.

“Regole” per votare

Em un paese con più cellulari che persone, la disinformazione è circolata violentemente anche il giorno delle votazioni. ((CNN)

In un post sui social si legge che “per la prima volta” hanno potuto votare coloro che erano in fila all'ora di chiusura, alle 17, ora locale. In realtà non si tratta di una novità: fa parte della legislazione elettorale brasiliana dal 1965.

Altre pubblicazioni riportate presunte “regole” per il voto, tutto falso:

  • Chiunque indossasse una maschera non poteva votare – falso!
  • Sarebbe vietato indossare la maglia della Nazionale falso!
  • Se votassi solo per il presidente e non per gli altri candidati, il tuo voto verrebbe annullato – falso!
  • I seggi elettorali chiuderanno alle 16:XNUMX in tutto il Paese – falso!

Curto Curatela

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