Il 2023 e il sogno della fine della guerra in Ucraina

Il 2022 è stato un anno straordinario per tutti, ma probabilmente sarà ricordato per il ritorno della guerra in Europa: Russia vs Ucraina. A più di 300 giorni dall’inizio dell’invasione russa del territorio ucraino, secondo l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, sono morti circa 7.000 civili e più di 10.000 sono rimasti feriti. Il 2023 segna la fine di questo conflitto? E' quello che vogliamo.

Circa 16 milioni di ucraini sono stati costretti a lasciare le proprie case. Chi è rimasto nel Paese deve rispettare il coprifuoco dalle 23 alle 5, tra i periodici blackout causati dai bombardamenti russi contro le infrastrutture energetiche, in pieno inverno.

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Molti ucraini trascorreranno la notte di Capodanno pregando al lume di candela, ma altri vorranno festeggiare tutta la notte.

Sarà possibile per l’Ucraina riconquistare il suo territorio?

Per lo scienziato e analista con sede a Washington DC, negli Stati Uniti, Andrei Piontkovsky, intervistato da BBC, l’Ucraina vincerà la guerra recuperando pienamente la propria integrità territoriale al più tardi entro la primavera del 2023.

Secondo l'analista, due fattori portano a questa conclusione: la motivazione, la determinazione e il coraggio dell'esercito ucraino e della nazione ucraina nel suo insieme, e la nuova percezione da parte dell'Occidente della "grandezza della sfida storica che si trova ad affrontare" di fronte a una situazione Dittatore russo che per anni ha assistito con gli occhi chiusi la maggior parte delle nazioni del mondo.

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Una recente dichiarazione del segretario generale dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO), Jens Stoltenberg, chiarisce questa spiegazione:

“Il prezzo che paghiamo è in denaro. Mentre il prezzo che pagano gli ucraini è il sangue. Se i regimi autoritari vedono che la forza viene ricompensata, pagheremo tutti un prezzo molto più alto. E il mondo diventerà un mondo più pericoloso per tutti noi”. (BBC)

E i russi?

Riproduzione Twitter

Nella Russia di Vladimir Putin sembra non esserci il clima adatto ai grandi festeggiamenti. Mosca ha cancellato i tradizionali fuochi d'artificio dopo che il sindaco Sergei Sobyanin ha consultato i residenti.

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Irina Shapovalova, impiegata in una casa di cura, ammette che il suo desiderio principale per il 2023 è “un cielo sereno sopra le nostre teste”.

Con l'AFP

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