“Gli autori televisivi sono ricchi e vivono una vita affascinante”
Tralasciando alcuni nomi di spicco come Shonda Rhimes e Ryan Murphy, non c'è nulla di glamour, di fama o di ricchezza nel lavoro di uno sceneggiatore – anche per chi lavora a produzioni di successo.
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Il giornale Il Washington Post afferma che gli autori televisivi ricevono circa 4mila dollari a settimana di lavoro. Tuttavia il mercato è competitivo e le dinamiche delle produzioni televisive sono cambiate nel tempo, con serie TV che hanno meno stagioni e programmi cancellati all’ultimo minuto. Per questo motivo, gli sceneggiatori affermano di dover affrontare periodi di incertezza del mercato e di sperimentare mesi di disoccupazione.
Vale la pena ricordare che anni fa, ben prima del boom dello streaming, le stagioni delle serie TV contavano 22 episodi. Al giorno d'oggi, pochi superano i dieci. Di conseguenza, il lavoro per le piattaforme di streaming dura solo poche settimane e ciò significa una retribuzione inferiore.
Negli ultimi anni, secondo la Writers Guild of America, il sindacato che organizza lo sciopero, gli scrittori hanno dovuto lavorare per più spettacoli all’anno per guadagnare lo stesso reddito degli anni precedenti, quando in genere lavoravano per un solo spettacolo.
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“La TV è popolare, quindi c’è una vasta gamma di lavori”
Secondo una ricerca di FX Networks, nel 2022 sono stati pubblicati più del doppio degli spettacoli originali in lingua inglese rispetto a dieci anni prima. Ma mentre un tipico programma televisivo può avere da 10 a 12 autori o più, i servizi di streaming tendono ad assumerne tra i sei e gli otto.
Esiste una gerarchia che coinvolge i principianti fino agli sceneggiatori più esperti e veterani. Una lamentela sollevata dalla WGA è che mentre i dirigenti dello studio cercano di risparmiare denaro riducendo i budget di scrittura, i posti di lavoro vengono tagliati. Di conseguenza, molti scrittori ora svolgono il lavoro di più persone senza alcuna retribuzione aggiuntiva.
“Maggiore sarà il successo della serie tv, maggiore sarà il ritorno economico”
Gli autori di programmi in streaming ricevono il cosiddetto “diritto residuo”. Questa tariffa è fissata in base al numero di abbonati presenti sul servizio di streaming. Ad esempio, uno scrittore il cui lavoro viene trasmesso in streaming su Netflix guadagnerà più soldi di uno che scrive per una piattaforma più piccola come Paramount Plus. Ma all’interno di un determinato servizio di streaming, il pagamento è lo stesso. Gli sceneggiatori di produzioni famose come “Stranger Things” o “Bridgerton” guadagnano lo stesso stipendio di coloro che scrivono i programmi con il punteggio più basso sulla piattaforma.
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“Se fai qualcosa e un miliardo di persone lo guardano, non guadagni più soldi che se fosse un disastro. Questo non va bene per la creatività perché toglie molta motivazione alle persone creative”, lo ha detto lo scrittore-regista Judd Apatow a Variety questo mese.
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