Secondo fonti del governo russo, le forniture di gas russo all’Europa non riprenderanno del tutto finché “l’Occidente collettivamente” non revocherà le sanzioni imposte a Mosca in seguito all’invasione dell’Ucraina. (Financial Times) 🇬🇧 🚥
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Questa posizione russa sta generando crescenti timori riguardo all’inflazione nell’economia europea. Questa incertezza ha portato oggi l'Euro a raggiungere un prezzo inferiore a 0,99 dollari USA. Questa è la prima volta che ciò accade in 20 anni.
I prezzi del gas aumentano del 26% dopo che la Russia ha mantenuto chiuso il gasdotto. (BBC)*
“I problemi con il pompaggio (del gas) sono sorti a causa delle sanzioni degli stati occidentali. Non c’è altra ragione per questi problemi”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov.
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La dichiarazione è stata fatta pochi giorni dopo la chiusura completa del Nord Stream, un gasdotto cruciale per l'approvvigionamento dei paesi europei, che temono una crisi energetica in inverno.
"Sono queste sanzioni (...) che hanno portato alla situazione che stiamo vedendo ora", ha detto in una conferenza stampa telefonica.
Il portavoce del Cremlino ha anche respinto “categoricamente” i “tentativi incessanti” dell’Occidente di “spostare la responsabilità e la colpa” su Mosca.
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"L'Occidente, in questo caso l'Unione Europea, il Canada e il Regno Unito, è responsabile del fatto che la situazione sia arrivata a questo punto", ha detto.
Dmitri Peskov ha giustificato ancora una volta l'interruzione della fornitura di gas russo alla Germania attraverso il gasdotto Nord Stream, annunciata venerdì, a causa di una “grave manutenzione” che, secondo lui, colpisce l'ultima turbina in funzione fino ad oggi.
(con AFP)