Lo spagnolo, che ha salvato due set point a Ruud nel terzo set, è anche il più giovane campione del Grande Slam da quando il suo connazionale e idolo Rafael Nadal vinse il Roland Garros nel 2005.
PUBBLICITÀ
"Congratulazioni Carlos Alcaraz per il tuo primo Grande Slam e per il numero 1 che segna la tua prima grande stagione, che sono sicuro sarà molte altre", si è congratulato con Nadal sul suo account Twitter.
Non appena la partita finì, Alcaraz crollò in campo e, in lacrime, corse al suo box per abbracciare suo padre, Carlos, e il suo allenatore, l'ex tennista Juan Carlos Ferrero.
“È qualcosa che sogno fin da quando ero ragazzo. Essere il numero 1 al mondo, essere un campione del Grande Slam”, ha detto lo spagnolo dopo la partita.
PUBBLICITÀ
Alcaraz ha realizzato il suo doppio sogno in una finale massacrante nella quale ha superato l'alto livello di Ruud, secondo classificato al Roland Garros, e la fatica di due settimane in cui è stato il giocatore con più tempo in campo in uno Slam.
"Sono un po' stanco, ma dico sempre che una finale dello Slam o un torneo non è il momento di essere stanchi", ha sottolineato. “Devi dare tutto in campo. È qualcosa per cui ho lavorato duramente e questo non è il momento di stancarmi”.
Prima di ricevere l'assegno di 2,6 milioni di dollari per il campione e il trofeo dalle mani dell'ex tennista americano John McEnroe, Alcaraz ha ringraziato il pubblico di New York per il sostegno e ha mostrato solidarietà alla città in ricordo del 21° anniversario degli attacchi terroristici 2001.
PUBBLICITÀ
“So che è un giorno speciale per tutti. I miei pensieri sono con tutti voi", ha detto.
Dalla creazione del ranking ATP nel 1973, Alcaraz è il 28esimo giocatore a raggiungere la vetta e il quarto giocatore spagnolo, dopo Nadal, Carlos Moyá e Ferrero.
Prima di lui, il più giovane numero 1 del mondo era stato l'australiano Leyton Hewitt, nella stagione 2001, a 20 anni e nove mesi.
PUBBLICITÀ
(con AFP)
