Alexandre de Moraes fa il gesto del "coltello al collo" nel processo sulla vita di Bolsonaro e provoca la rabbia del clan

Un gesto del presidente del Tribunale elettorale superiore, Alexandre de Moraes, durante l'udienza del processo TSE, sta avendo ripercussioni tra i bolsonaristi. Martedì scorso (27), mentre l'Aula valutava se il presidente Jair Bolsonaro (PL) potesse continuare a utilizzare la struttura del Palácio do Alvorada per condurre la sua vita settimanale durante la campagna elettorale, il ministro gli ha messo il dito sul collo, apparentemente in un gesto gesto di cappio. o attaccare. Il momento è stato catturato da TV Justiça.

Moraes, che presiedeva la seduta, ha compiuto il gesto poco dopo aver dato la parola al ministro Maria Cláudia Bucchianeri. Prima di lei, il ministro Carlos Horbach ha votato contro la limitazione delle trasmissioni in diretta del presidente, che punta alla rielezione nel 2023.

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Proibito

Con 4 voti contro 3, è stato deciso che a Bolsonaro è vietato tenere vite elettorali negli “spazi esclusivi” della Presidenza della Repubblica. Capire qui alcuni degli argomenti utilizzati dalla Corte Superiore Elettorale per confermare la decisione.

Questionamenti

Sui social i figli del presidente hanno provato ad associare il gesto di Moraes al tema del processo.

Il consigliere Carlos Bolsonaro (PL-RJ) pubblicato il video e questionoppure: “Che cosa intendeva il ministro Alexandre de Moraes con questo gesto?”

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il vice Eduardo Bolsonaro (PL-SP) ha condiviso una pubblicazione che classifica l’episodio come una “situazione estremamente preoccupante”.

Secondo quanto riferito da Veja, circola un messaggio via WhatsApp in cui si afferma che Moraes ha compiuto il gesto” di decapitare il ministro Maria Cláudia Bucchianeri che ha votato contro il divieto di Bolsonaro che fa delle vite”.

Risposta del ministro Alexandre de Moraes

Al quotidiano Estadão, Moraes ha spiegato che il gesto non ha alcuna relazione con il processo. Vedi la dichiarazione di Moraes:

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“È stato uno scherzo con un mio consigliere che era tra il pubblico e ha impiegato un po’ di tempo per darmi alcune informazioni. Lei [il ministro Maria Cláudia] non aveva nemmeno iniziato a votare”.

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