In un Brasile in cui le istituzioni funzionano a dovere, lo scandaloso utilizzo dell’apparato statale, promosso oggi da Jair Bolsonaro per rilanciare la sua campagna elettorale, sarebbe più che sufficiente per impedirgli di candidarsi alla rielezione, come previsto dalla legge .
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Ma in Brasile siamo lontani da istituzioni solide che funzionino al meglio. In realtà, questa fragilità prevale già da tempo, perché se le regole legali fossero state davvero rispettate, a Bolsonaro sarebbe stato impedito già da tempo, per via costituzionale, di soggiornare nel Palazzo Planalto.
Sembra addirittura che il Paese stia gradualmente anestetizzando le sue difese democratiche.
Resta da vedere se ciò che resta delle nostre istituzioni basterà a fermare un Bolsonaro che, di fronte a uno scenario di imminente rischio di sconfitta alle urne, cerca di rompere una volta per tutte il precario processo democratico brasiliano.
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(Joao Caminoto)
