"Con profonda tristezza annunciamo la scomparsa di Andy Rourke dopo una lunga malattia dovuta a un cancro al pancreas", ha scritto Marr su Twitter.
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"Andy sarà ricordato come un'anima gentile e bella da coloro che lo hanno conosciuto e come un musicista di incredibile talento dai suoi fan", ha aggiunto su Instagram, accanto a una foto dei due quando erano giovani.
Nato il 17 gennaio 1964, Rourke era il terzo di quattro fratelli, tutti uomini. I suoi genitori gli regalarono una chitarra quando aveva 7 anni e poco dopo iniziò a suonare anche il basso.
Insieme al suo amico d'infanzia Marr, conosciuto a scuola, ha formato la band Freak Party.
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Rourke non fu il primo bassista degli Smiths, ma si unì al gruppo nell'anno in cui si formarono, il 1982.
Il gruppo di Manchester (nord dell'Inghilterra) divenne uno dei più influenti degli anni '1980, con album come “Meat is Murder” (1985) e “The Queen is Dead” (1986).
La band si sciolse nel 1987. Rourke suonò anche con artisti tra cui Sinead O'Connor, The Pretenders, Aziz Ibrahim e Dolores O'Riordan, cantante dei Cranberries, scomparsa nel 2018.
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"Non era solo il bassista più talentuoso con cui abbia mai avuto il privilegio di suonare, ma anche il ragazzo più dolce e divertente che abbia mai incontrato", ha detto Mike Joyce, ex batterista degli Smiths.
Il bassista degli Suede Mat Osman ha reso omaggio a un “raro bassista il cui suono potresti riconoscere immediatamente”.
Dopo la separazione degli Smiths, Rourke, coinvolto in una battaglia contro la dipendenza da eroina, collaborò con il batterista Joyce per citare in giudizio i due ex compagni di band, Marr e il cantautore Morrissey, per una quota maggiore dei diritti d'autore.
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È stato raggiunto un accordo e l'amicizia infantile tra il bassista e il chitarrista è sopravvissuta al processo.
Morrissey, tuttavia, iniziò ad adottare un discorso sempre più reazionario. Nel 2019 è apparso in un programma televisivo americano come simbolo di un partito britannico di estrema destra.
Il cantante è stato molto virulento nei confronti dei suoi ex compagni di band per diversi anni, prima di adottare un tono più conciliante nella sua autobiografia pubblicata nel 2013.
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