Nell'episodio più recente che mette in luce i rischi per chi difende l'Amazzonia, la rispettata donna indigena Neidinha Suruí, sua figlia e collega attivista Txai Suruí, il regista Heydon Prowse e l'artista Thiago Mundano sono stati tenuti in ostaggio per diverse ore, domenica, circa 50 uomini nella terra indigena Uru-Eu-Wau-Wau.
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Con tono minaccioso, gli uomini – che portavano machete e sembravano nascondere armi da fuoco – hanno insistito affinché continuassero a utilizzare la terra circostante, che viola il suo status di terra indigena riconosciuta dalla Fondazione Nazionale dei Popoli Indigeni (Funai), ha detto Neidinha Surui.
“Conoscevano i nostri nomi, il mio e quello di Txai. Era molto chiaro che fosse qualcosa che avrebbe catturato me e Txai”, ha dichiarato.
Il britannico Prowse, che sta lavorando a un progetto su Mundano e il suo attivismo ambientale, stava girando con la sua troupe e un gruppo di indigeni, ha detto Suruí all'AFP.
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Secondo lei, sono stati tutti trattenuti per quasi quattro ore dagli uomini, che li hanno avvicinati in una remota regione dell'Amazzonia, senza segnale del cellulare.
“Tutto faceva pensare che tutto fosse stato pianificato molto tempo prima”, ha sottolineato l’attivista 63enne, che ha già ricevuto minacce di morte per il suo lavoro in difesa della foresta amazzonica e dei suoi popoli indigeni.
Suruí ha filmato parte dell'incidente con il suo telefono. Il video mostra un folto gruppo di uomini che circondano il proprio gruppo. Uno di loro avverte che se le sue richieste non verranno soddisfatte potrebbe verificarsi una “tragedia”.
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Neidinha e Txai Suruí, noti attivisti per i diritti degli indigeni in Brasile, hanno coprodotto il documentario “O Território” (2022), di National Geographic, che mostra la lotta degli Uru-Eu-Wau-Wau per proteggere le loro terre dalle invasioni da taglialegna, minatori e agricoltori.
Mundano, che si definisce un “artivista”, è noto per il suo lavoro a favore dell'ambiente, soprattutto quando dipinge con le ceneri degli alberi bruciati in Amazzonia.
Prowse è un attivista, giornalista, comico e regista famoso per il programma satirico della BBC “The Revolution Will Be Televised” (2012), che ha vinto un Bafta.
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Il Brasile è il paese più mortale al mondo per gli ambientalisti e gli indigeni, secondo il gruppo Global Witness, che ha registrato 342 omicidi di questi attivisti negli ultimi dieci anni.
Le vittime dell'imboscata hanno denunciato l'accaduto alla Polizia Federale (PF), che non ha risposto immediatamente alle domande dell'AFP.
Per Suruí, l'incidente avrebbe potuto essere peggiore se non fosse stata presente una troupe cinematografica straniera. Ha ricordato l'attenzione dei media internazionali sul caso del giornalista britannico Dom Phillips e dell'indigeno Bruno Pereira, assassinati in Amazzonia nel giugno 2022.
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"Penso che l'unica ragione per cui non c'è stata violenza fisica è perché ero con il giornalista inglese", ha detto. "Potremmo essere tutti morti."
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