"Sulla base dei risultati provvisori, è stato stabilito che Recep Tayyip Erdogan è stato eletto presidente", ha detto il capo della commissione elettorale, Ahmet Yener, secondo l'agenzia di stampa statale Anadolu. Il risultato definitivo dovrebbe essere diffuso all'inizio della settimana.
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"La nostra nazione ci ha affidato la responsabilità di governare il Paese per i prossimi cinque anni", ha detto Erdogan ai sostenitori dall'alto di un autobus nel suo quartiere natale di Istanbul.
Dopo aver contato il 99,7% dei voti, secondo l'agenzia ufficiale Anadolu, Erdogan, leader del Partito Giustizia e Sviluppo (AKP, islamico-conservatore), ha ottenuto il 52,1% dei voti, contro il 47,9% del rivale socialdemocratico Kemal Kiliçdaroglu.
I risultati confermano le previsioni per il ballottaggio, in cui il presidente è arrivato favorito, nonostante la voglia di cambiamento dell’elettorato, l’inflazione galoppante e le notizie di restrizioni alle libertà, in un Paese dove ci sono decine di migliaia di oppositori imprigionati o esiliati. Per la prima volta nella storia della Turchia si è svolto un secondo turno.
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"È giunto il momento di mettere da parte le controversie della campagna elettorale e di realizzare unità e solidarietà attorno ai nostri sogni come nazione", ha dichiarato il presidente ai sostenitori riuniti davanti al palazzo presidenziale, ad Ankara, dopo aver confermato la sua vittoria.
Ci sono state manifestazioni spontanee per celebrare la vittoria del presidente anche in altre città, soprattutto nella regione dell'Anatolia, nel centro del Paese.
“Erdogan ha saputo giocare abilmente la carta del nazionalismo, mentre l’opposizione non ha saputo proporre un’alternativa credibile”, ha spiegato il ricercatore Galip Dalay, associato al Middle East Council on Global Affairs.
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L'avversario sconfitto, Kemal Kiliçdaroglu, ha espresso tristezza per il futuro del Paese. "Sono profondamente addolorato per le difficoltà che attendono la Turchia", ha dichiarato il leader del principale partito di opposizione, in un discorso alla sede del suo partito ad Ankara.
Turchia e Russia
Il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato con il collega Erdogan, che ha lavorato a stretto contatto con la Russia su importanti questioni internazionali, nonostante alcuni disaccordi.
"La vostra vittoria è il logico risultato del vostro lavoro dedicato alla guida della repubblica turca, una chiara prova del sostegno del popolo turco ai vostri sforzi per rafforzare la sovranità statale e perseguire una politica estera indipendente", ha detto Putin in dichiarazioni pubblicate sul sito web. del Cremlino.
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La Turchia ha influenza su questioni chiave per Mosca, come la guerra in Siria, il confronto tra Cremlino e NATO e l’offensiva in Ucraina. Ankara ha consegnato droni a Kiev, ma non ha aggiunto sanzioni contro la Russia.
La Turchia è diventata anche un importante centro di transito alternativo per le esportazioni russe e ha agito da mediatore tra l’Ucraina, l’Occidente e la Russia.
Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj si è congratulato con Erdogan. "Speriamo di rafforzare la cooperazione per la sicurezza e la stabilità dell'Europa", ha twittato. Lo stesso hanno fatto altri leader europei, come il presidente francese, il cancelliere tedesco e il premier britannico, e autorità latine, come il presidente Lula e il venezuelano Nicolás Maduro.
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Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha twittato: “Spero che continueremo a lavorare insieme come alleati della NATO su questioni bilaterali e sfide globali condivise”, senza menzionare la recente tensione nelle relazioni bilaterali.
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