Crediti immagine: AFP

Le richieste di dimissioni aggravano la crisi del governo di Boris Johnson

Decine di membri del governo di Boris Johnson, primo ministro del Regno Unito, si sono dimessi questa settimana. Martedì (5), è stato il turno dei ministri della Sanità, Sajid Javid, e dei ministri delle Finanze, Rishi Sunak, di annunciare che lasceranno i loro incarichi.

Lo scioglimento arriva dopo le recenti accuse di cattiva condotta sessuale da parte dell'ex segretario Chris Pincher. Ha lasciato l'incarico giovedì scorso (30) dopo essere stato accusato di palpeggiamento di due ospiti durante una cena privata. Il primo ministro britannico ha ammesso di aver nominato Pincher all’incarico anche dopo essere stato informato, nel 2019, di altre accuse di cattiva condotta. 

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🇮🇹 Le polemiche di Johnson al governo

Lo scandalo più importante durante il governo di Boris Johnson è il cosiddetto “partygate”, che riguarda i partiti organizzati nell'ufficio del Primo Ministro e nella residenza ufficiale durante le misure di restrizione contro il Covid-19, nel 2020 e nel 2021.

Altre critiche rivolte a Johnson riguardano la sua gestione di fatto. Nella sua lettera di dimissioni dall’incarico, il ministro delle Finanze Rishi Sunak ha affermato che l’opinione pubblica si aspetta che il governo sia gestito “in modo adeguato, competente e serio”. 

Il 6 giugno di quest’anno, Johnson ha dovuto affrontare un voto di sfiducia innescato da membri del Partito conservatore, il suo stesso partito. Ha ricevuto 211 voti per restare in carica e 148 per lasciarla. Anche se ha mantenuto la sua posizione nel governo, il voto ha ulteriormente aggravato la crisi già esistente. 

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???? Curto Curatela

Con informazioni dell'AFP

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