Crediti immagine: Disclosure/Netflix

Curiosità sulla serie 'Queen Charlotte'

Il 4 maggio Netflix ha pubblicato “Queen Charlotte - A Bridgerton Story” e abbiamo selezionato alcuni fatti interessanti per farti comprendere il rapporto tra la storia vera e la serie.

La serie è stata creata da Shonda Rhimes e parla della vita di La regina Carlotta, che sposò il Re Giorgio III a 17 anni. Il re aveva 22 anni.

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La coppia salì al trono tra il 1760 e il 1820.

Il "re pazzo"

George divenne noto come il "re pazzo", poiché il periodo segnò la fase in cui Stati Uniti raggiunto l'indipendenza da Regno Unito. Quindi George era conosciuto come “il re pazzo che perse l’America”.

Nella vita reale e nella serie, George soffre di un disturbo mentale ancora poco chiaro agli storici.

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La regina Charlotte era nera?

Em bridgerton, qualcosa che ha attirato l'attenzione di molte persone è stato il etnia della regina. E anche nella vita reale il dibattito è molto forte.

Secondo lo storico Mario de Valdes y Cocom, che studia la diaspora africana, ci sono alcuni rapporti tra la regina Carlotta e Madragana Ben Aloandro.

Inoltre, alcuni ritratti scattati all'epoca da Allan Ramsey, ha sottolineato alcuni tratti africani nella regina. La storia non lo dice, ma nella serie di Shonda è possibile immaginare una donna di colore a capo del trono più grande del mondo.

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“Abbiamo preso l’idea che la regina Charlotte fosse una famiglia reale nera portoghese e l’abbiamo accettata”, ha detto la creatrice della serie 'Queen Charlotte', Shonda Rhimes Il guardiano.

Relazione amorosa

Ci sono molti dubbi su quello che stava succedendo nella relazione della coppia reale, ma i rapporti esistenti indicano una relazione molto amorevole. E questo è rappresentato nella serie.

Un musicista di nome Mozart

Un altro fatto che ha attirato l'attenzione degli spettatori è stata la presenza di un musicista chiamato Mozart. E sì, il famoso compositore austriaco ha incontrato Charlotte all'età di 8 anni. Rimase con la famiglia reale per 15 mesi e compose sei sonate in onore della regina.

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In una lettera pubblicata da Mozart nel 1765, dice: “Il suo trono, le sue virtù, i suoi talenti e la sua beneficenza vivranno per sempre nella mia memoria; Ovunque vivrò, mi considererò un suddito di Sua Maestà”..

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