Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia: c'è spazio per i tifosi LGBTQIA+ negli stadi di calcio?

Quella immagine (vergognosa) di una parte dei tifosi del Corinthians che urlavano insulti omofobi nell'ultima partita contro il San Paolo ha fatto il giro del web provocando reazioni e dibattiti. E il Corinthians rischia seriamente di subire punizioni a causa dell'atteggiamento pregiudiziale dei propri tifosi. D'altra parte, il timone ha una base di fan organizzata solidale con le cause LGBTQIA+: Fiel LGBT. Abbiamo parlato con Yago Gomes, vicepresidente del Fiel LGBT, di discriminazione e lotta all'omofobia, transfobia e bifobia negli stadi.

Curto Notizie: Ad esempio Fedeli LGBT Vedete questo movimento per combattere l'omofobia negli stadi? È un’iniziativa in crescita?

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Yago/Fedeli LGBT: Esistono diversi collettivi LGBTQIAP+ e stiamo conquistando un pubblico considerevole. Stiamo raggiungendo, ma inizialmente speriamo in risultati migliori da adesso in poi. I club fanno annunci anche sui maxischermi e, a suon di elogi, è un tentativo valido, ma ancora insufficiente. Sono necessarie azioni più concrete.

Curto Notizie: Prendendo in considerazione il caso delle urla omofobe dei tifosi del Corinthians, nell'ultima partita contro il San Paolo, quale sarebbe una punizione efficace per sensibilizzare i tifosi e affinché casi simili non si ripetano?

Yago/Fiel LGBT: Soffriamo che il Corinzio venga punito per qualcosa che viene da lì parte della folla. Non vediamo una punizione davvero efficace, dato che una parte dei tifosi che praticano questi atti li ripete sempre.

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Curto News: Esiste un movimento nato tra gli stessi tifosi per ridurre e porre fine ai cori pregiudiziali dentro e fuori gli stadi?

Yago/Fiel LGBT: Ecco il nostro! Insieme ai nostri follower e ad alcuni fan, speriamo di fare presto progressi in questo senso. Abbiamo il supporto.

Curto News: E come è l’integrazione dei fan LGBTQIA+ nel pubblico?

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Yago/Fiel LGBT: All'interno del Corinthians è ancora un po' complicato... certo possiamo andare allo stadio, ma non possiamo essere noi stessi, “esporre” il nostro lato LGBT. Il collettivo PORCOÍRIS sono riusciti a posizionare la loro bandiera all'interno dello stadio SEP. Rispetto ad altri [tifosi organizzati del Palmeiras] è stata una cosa piccola... l'integrazione è poca, ma pian piano c'è!

Curto Notizie: Credi che sia possibile trasformare l'ambiente delle competizioni calcistiche, rendendolo meno pregiudizievole e più accogliente? E come dovrebbe essere fatto?

Yago/Fiel LGBT: Cambiare la cultura, che non è qualcosa che si realizza dall’oggi al domani, è un processo. Ma, una volta che uno diventa consapevole, anche l’altro può diventarlo. E poi è un processo lungo che porta a un cambiamento nella mentalità degli individui e, di conseguenza, porta a un cambiamento culturale. Stiamo facendo la nostra parte per avviare il processo, sappiamo che non sarà facile, ma speriamo che i nostri tifosi, con la loro storia di lotta per l’uguaglianza e contro forme di sopraffazione, possano accoglierci negli stadi.

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