L'influenza aviaria si diffonde in Cile e uccide quasi 9 animali marini

I dati del Servizio nazionale della pesca (Sernapesca), pubblicati questo giovedì (25), mostrano che la malattia – che è riuscita a trasmettersi ai mammiferi marini – è presente in 12 delle 16 regioni del paese.

L'ultima specie colpita è l'huillín, un tipo di lontra che è anche un mammifero marino, che si è spiaggiata nella regione di Magallanes, la regione più meridionale del paese.

“Quando viene confermata una nuova specie e una nuova regione, si attivano protocolli attivi di sorveglianza costiera, coordinando la sepoltura degli animali spiaggiati con le autorità responsabili, cercando così di prevenire la diffusione del virus”, ha dichiarato il direttore nazionale ad interim di Sernapesca, Esteban Donoso.

Finora, in totale, "sono stati registrati 7.654 esemplari di leoni marini, 1.186 pinguini di Humboldt, 25 lontre marine, 19 focene, 12 delfini cileni e 1 Huillín spiaggiato sulle coste del paese", ha riferito Sernageomín in un comunicato.

Le coste settentrionali del Paese sono le più colpite. Lo scorso fine settimana, sulle spiagge della regione di Chañaral, sono stati trovati morti più di 227 leoni marini e 45 pinguini di Humboldt.

Alla fine di marzo, il Cile ha segnalato il primo caso di infezione da influenza aviaria nell'uomo: un uomo di 53 anni che aveva avuto un caso “grave” di influenza.

Secondo le autorità sanitarie cilene non esiste trasmissione da persona a persona. Gli esseri umani contraggono l'influenza aviaria solo attraverso il contatto con animali malati.

Il paese ha rilevato il virus anche negli uccelli selvatici.

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