Gli iraniani festeggiano la sconfitta della nazionale tra un'ondata di proteste; guarda i video

La sconfitta della squadra iraniana contro gli Stati Uniti martedì (29) è stata celebrata dagli iraniani e registrata in video sui social media. Secondo il quotidiano The Guardian, ieri sera i residenti sono scesi in strada con forti rumori e festeggiamenti, in una manifestazione di ripudio del governo dittatoriale iraniano che scommetteva sui Mondiali per attenuare lo sconvolgimento sociale che sta attraversando il Paese.

Nel primo video, una serie di immagini acquisite dall'Associated Press mostravano automobili per le strade di Saqqez, nella provincia del Kurdistan, e alcune persone che gridavano "morte al dittatore" in riferimento all'Ayatollah Ali Khamenei, leader supremo dell'Iran.

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A Mahabad si vedeva gente ballare per le strade. L’Iran occidentale è a maggioranza curda e negli ultimi mesi è stato teatro di intense proteste antigovernative e di violenta repressione.

Il fallimento della squadra iraniana ai Mondiali è visto da alcuni come una vittoria contro quella che vedono come un'oppressione da parte del governo, dice The Guardian.

Nell'altro video, che circola in più versioni su Internet, è possibile ascoltare i festeggiamenti dagli appartamenti della capitale Teheran, nel momento in cui la squadra iraniana perdeva contro gli Usa.

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Perché gli iraniani hanno tifato la squadra, in un Paese che ama il calcio?

In Iran è in corso una serie di proteste contro la repressione delle donne da parte della polizia morale, iniziata con la morte della giovane Masha Amini, 22 anni, dopo essere stata arrestata per aver indossato il velo in modo errato.

E il fatto di le manifestazioni vengono represse con la violenza e il tentativo del governo di creare una cortina di fumo attorno al campionato per ridurre le proteste ha portato nella popolazione la sensazione che non ci sia un clima per il calcio nel paese.

Recentemente, il governo iraniano ha deciso che i manifestanti dovessero essere condannati alla pena di morte. La prima punizione ebbe luogo il 14 novembre, ma l'identità del cittadino giustiziato non fu rivelata. Il governo condanna i manifestanti per “disturbo dell’ordine e della pace della comunità e per aver commesso un crimine contro la sicurezza nazionale”. (GE)

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L'insoddisfazione degli iraniani ha ancora un'altra radice: la cosiddetta Rivoluzione del 1979, quando il regime islamico si affermò al potere in Iran, la nazionale iraniana si allontanò dalle competizioni internazionali negli anni '1980, per ritornarvi alla fine degli anni '1990, quando ritornò in distinguersi nel campionato asiatico e raggiungere la qualificazione alle edizioni della Coppa del Mondo. (Ninja Media)

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