Lula e Petro concordano di rafforzare la lotta contro i crimini ambientali in Amazzonia

In un incontro bilaterale dopo il vertice sudamericano del giorno prima, i leader hanno concordato sulla necessità di combattere “taglialegna, minatori illegali, accaparratori di terre e trafficanti di droga” nella regione amazzonica, precisa una dichiarazione rilasciata dalla Presidenza brasiliana.

“Faremo un accordo tra i paesi amazzonici per rivitalizzarla. Comprende la difesa scientifica, politica e militare del terzo pilastro climatico del mondo”, ha affermato Petro in un messaggio su Twitter, corredato da una foto con Lula, al termine dell'incontro al Palácio da Alvorada.

Lula e Petro hanno anche discusso delle misure per “rafforzare” l’Organizzazione del Trattato di Cooperazione dell’Amazzonia (ACTO), un organismo composto anche da Bolivia, Ecuador, Guyana, Perù, Suriname e Venezuela, che cerca di preservare la più grande foresta tropicale del mondo.

I due leader di sinistra si incontreranno nuovamente in un forum di dibattito scientifico sull'Amazzonia, che si terrà l'8 luglio nella città di confine di Leticia, in Colombia, secondo la dichiarazione di Planalto.

Dopo questo incontro “preparatorio”, Lula ospiterà, in agosto, a Belém un vertice dei paesi amazzonici al quale Petro ha confermato la sua partecipazione.

Nel corso dell'incontro verrà presentato al mondo “il percorso per rivitalizzare la foresta”, ha scritto il colombiano nel suo tweet.

In tutto il mondo è scattato l’allarme per il deterioramento dell’Amazzonia.

Dopo il governo di Jair Bolsonaro, segnalato da oppositori e organizzazioni ambientaliste per la sua politica “antiambientale”, Lula, una volta salito al potere, promerafforzare i meccanismi di protezione ambientale. Tra gli altri obiettivi, si propone di sradicare la deforestazione illegale in Amazzonia entro il 2030.

Belém ospiterà anche la conferenza sul clima COP30 nel 2025.

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Il Brasile terrà, ad agosto, il Summit Regionale sull'Amazzonia

Nel mese di agosto, il Brasile incontra otto paesi che condividono il territorio amazzonico. L’obiettivo è quello di produrre una posizione di consenso sulla foresta che sarà alimentata nei futuri dibattiti globali sull’azione per il clima.

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