Simone Tebet, candidata alle presidenziali 2023, abbraccia la sua vice candidata, Mara Gabrilli

Docilità? Le reti reagiscono ai discorsi sessisti con l'ufficializzazione di Mara Gabrilli a vicepresidente del Tebet

I leader del partito Roberto Freire e Bruno Araújo e i senatori Tasso Jereissati e José Serra hanno rilasciato dichiarazioni sconcertanti sui candidati. Questa è la terza volta che due donne si candidano alla presidenza e alla vicepresidenza della Repubblica in Brasile.

La conferma di Mara Gabrilli (PSDB) alla vicepresidente della presidenza della Repubblica di Simone Tebet (MDB) ha scosso i social media questo martedì (02). Uno degli obiettivi principali del biglietto composto da due donne è l'espansione della rappresentanza femminile nelle controversie politiche. Tuttavia, durante il suo lancio ufficiale, causò molte ripercussioni. il tono sessista utilizzato da diversi leader MDB, PSDB e Citizenship. Per lanciare la candidatura di Tebet, i tre partiti hanno unito le forze in una coalizione.

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PSDB e leader della cittadinanza

a Bruno Araujo, presidente del PSDB, il partito di Mara Gabrilli, gli uomini dovrebbero avere una quota del 20% sul prossimo ticket. Il presidente della Cittadinanza, Roberto Freir, ha aggiunto, dicendo che sa “quanto sia difficile per gli uomini, che non sono educati, avere questo romanticismo, questa gentilezza (…)”. La candidatura della senatrice Gabrilli ha tenuto conto anche della sua base politica nello Stato di San Paolo, che è il più grande collegio elettorale del Brasile.

Ripercussione delle “gaffe”

Le dichiarazioni provenivano da associazione delle donne con la natura romantica fino alla valutazione del comparsa dei candidati, come illustrato da questo Rapporto Estadão. I nomi di Mara Gabrilli e Simone Tebet sono stati tra i termini più citati su Twitter, rete che conta tra i suoi utenti più di 19 milioni di brasiliani. 

Il corpo in questione 

Entrambi i senatori, che costituiscono la terza donna presidenziale dopo la ridemocratizzazione, sono stati elogiati per il loro aspetto “bello” da José Serra, che ha concluso twittando: “Si sono prodotti da soli. Faccio attenzione. E anche il Tasso è attento”.

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Due candidate tutte donne alle elezioni presidenziali si sono presentate nel 2006 (Ana Maria Rangel e Delma Gama, del PRP) e ora (Vera Lúcia e Raquel Tremembé, PSTU).

Addomesticare le bestie?

Tasso Jereissatti, senatore del PSDB-CE, era il favorito di Tebet per occupare la carica di deputato, ma ha rinunciato a candidarsi. Ufficializzando il nome di Mara Gabrilli ha affermato che solo la “docilità” delle donne ha il potere di “unire questo Paese”, suscitando le risate di parte del pubblico.

Il senatore ha fatto riferimento anche all'economista Elena Landau, a capo della pianificazione economica del ticket femminile, definendosi “un po' ribelle, ma lo controlliamo noi”. Per alcuni elettori, i discorsi dei rappresentanti della coalizione che lancia Tebet per le elezioni del 2022 riflettono la cultura del dominio patriarcale, che è lungi dall’essere finita.

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