Il naufragio di immigrati al largo delle coste italiane provoca almeno 59 morti

Almeno 59 immigrati, tra cui un bambino e diverse donne, sono morti in un naufragio questa domenica (26) al largo delle coste italiane, in Calabria (sud), pochi giorni dopo l'approvazione di una controversa legge sul salvataggio dei migranti in mare. Ad oggi sono state salvate 80 persone. Alcuni sono riusciti a raggiungere la costa dopo l'affondamento, secondo un comunicato diffuso dalla Guardia Costiera. L'agenzia dice che ci sono diverse persone scomparse, molte delle quali bambini.

*questo testo è stato aggiornato alle 16:23

“Decine e decine di morti annegati, compresi bambini, molti dispersi. La Calabria è in lutto per questa terribile tragedia”, lamenta in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

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Secondo le squadre di soccorso, l'imbarcazione trasportava più di 120 persone e si è schiantata contro alcuni scogli a pochi metri dalla costa. I vigili del fuoco hanno riferito che a bordo c'erano più di 200 persone.

Nelle immagini diffuse dalla polizia italiana si vedono pezzi di legno sparsi sulla spiaggia, dove si sono recate le squadre di soccorso, mentre i soccorsi aspettavano di essere trasferiti in un centro di accoglienza.

L'immigrazione al centro dell'attenzione

Il primo ministro Giorgia Meloni, leader del partito 'Fratelli d'Italia' (FDI, Fratelli d'Italia, estrema destra), ha espresso "profondo dolore" in una dichiarazione e ha affermato che è "criminale inviare una nave di soli 20 metri con 200 persone a bordo e previsioni meteo pessime”.

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“Il governo hapromedovevamo impedire le uscite e questo tipo di tragedie. E continuerà a farlo esigendo, prima di ogni altra cosa, una maggiore collaborazione da parte degli Stati di partenza e di origine”, ha aggiunto.

Il naufragio è avvenuto pochi giorni dopo l’approvazione da parte del Parlamento italiano di nuove e controverse norme per il salvataggio dei migranti, sostenute dal governo dominato dall’estrema destra.

Riproduzione Twitter

Politica anti-immigrazione

Da diversi anni Roma critica il numero degli arrivi nel suo territorio. Secondo il Viminale sono entrati in Italia dall’inizio dell’anno quasi 14.000 migranti, contro i 5.200 dello stesso periodo dello scorso anno e i 4.200 del 2021.

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Anche se le ONG salvano solo una piccola percentuale di loro – la maggior parte viene intercettata dalle navi della Guardia Costiera o della Marina – il governo le accusa di incoraggiare i viaggi e di incoraggiare i trafficanti nelle loro operazioni.

“Le persone in mare devono essere salvate a qualunque costo, senza penalizzare chi le aiuta”, ha detto su Twitter Carlo Calenda, ex ministro e leader del partito centrista Azione.

“È inaccettabile dal punto di vista umano e incomprensibile, perché siamo qui ad assistere a tragedie che possono essere evitate?”, ha reagito su Twitter la ONG Medici Senza Frontiere (MSF).

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(Fonte: AFP)

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