Secondo le agenzie di stampa Tasnim e Mehr, decine di ragazze sono finite negli ospedali delle province di Hamedan (ovest), Zanjan e Azerbaigian orientale (nordovest), Fars (sud) e Alborz (nord).
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Nonostante problemi respiratori, nausea e mal di testa, la salute degli studenti non è grave.
L'ONU e potenze come la Germania hanno chiesto spiegazioni per la serie di attacchi alle scuole femminili avvenuti dopo l'ultima ondata di proteste delle donne contro la polizia disciplinare iraniana – che arresta e attacca coloro che non indossano correttamente il velo.
Lo sono già centinaia di casi di avvelenamento da gas registrati negli ultimi tre mesi in diversi istituti, non solo scolastici, soprattutto nella città santa di Qom.
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I genitori delle giovani donne chiedono l'intervento delle autorità.
Quali misure ha adottato il governo?
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha ordinato venerdì (03) ai ministeri dell'Interno e dell'Intelligence di farlo “fermare la cospirazione del nemico, che intende creare paura e disperazione tra la popolazione”. Il leader non ha però indicato l’identità di questo “nemico”.
Il governo ha annunciato un'indagine sull'origine dell'avvelenamento, ma finora non è stato effettuato alcun arresto.
(Fonte: AFP)
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