Da anni esiste una meticolosa tabella di marcia per i minuti, le ore e i giorni successivi alla morte della regina Elisabetta II, che copre un'ampia gamma di procedimenti in modo preciso e dettagliato.
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I protocolli che integrano il Operazione “London Bridge”, includono come verranno informati i media, come la popolazione riceverà la notizia, quando il principe Carlo – il suo successore – salirà al trono, le procedure di sepoltura e molto altro ancora. (The Independent*)
"London Bridge" è il nome in codice della regina Elisabetta II, che dovrebbe essere utilizzato per riferirsi ai piani dopo la sua morte.
I nomi in codice per le morti reali furono inizialmente introdotti per evitare che la notizia della morte di un membro della famiglia reale trapelasse prima dell'annuncio ufficiale. L'uso del nome in codice ha impedito agli operatori del centralino di Buckingham Palace di apprendere la notizia prima che diventasse pubblica.
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Scopri di più sull’operazione “London Bridge”:
- "Il London Bridge è crollato": da tempo esisteva un piano per la morte della regina. (Il New York Times*)
- 'London Bridge is down': il piano segreto per i giorni successivi alla morte della regina (Il guardiano*)
(🚥): potrebbe richiedere la registrazione e/o la firma
(🇬🇧): contenuto in inglese
(*): i contenuti in altre lingue sono tradotti da Google traduttore