La NATO è stata creata nel 1949, durante la Guerra Fredda. L'organizzazione era guidata dagli Stati Uniti (USA) in opposizione all'ex Unione Sovietica. Nel 1991, con la dissoluzione del blocco sovietico, Nato è diventata un'alleanza con l'obiettivo di salvaguardare gli interessi economici dei paesi che compongono l'organizzazione.
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I membri fondatori originali dell'alleanza sono: Stati Uniti, Regno Unito, Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Islanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia e Portogallo.
Che cosa è?
L'organizzazione serve a garantire la difesa, attraverso mezzi militari e politici, per tutti gli Stati membri in caso di minaccia esterna. Pertanto, l’invasione di qualsiasi paese membro della NATO significa un’indicazione di guerra per tutte le nazioni che fanno parte dell’organizzazione.
La clausola di difesa collettiva si trova nell'articolo 5 della Carta:
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“Le Parti convengono che un attacco armato contro uno o più di essi in Europa o Nord America sarà considerato un attacco contro tutti loro e, di conseguenza, convengono che qualora tale attacco armato avvenga, ciascuno di essi, nell'esercizio del diritto della legittima difesa individuale o collettiva riconosciuta dall'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, assiste la parte o le parti attaccate adottando immediatamente, individualmente e congiuntamente con le altre parti, le misure che ritiene necessarie, compreso il ricorso alla forza armata , per ripristinare e mantenere la sicurezza della regione del Nord Atlantico”.
Sono stati gli Stati Uniti a invocare per la prima volta l’articolo 5, dopo gli attentati dell’11 settembre.
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