Secondo gli investigatori della polizia federale, si tratta della più grande offensiva mai portata avanti contro i finanziatori di atti antidemocratici avvenuti dopo le elezioni. Le indagini si svolgono in sette stati – Acre, Amazonas, Espírito Santo, Mato Grosso, Mato Grosso do Sul, Paraná e Santa Catarina -, oltre al Distretto Federale. Le ordinanze sono state emesse dal ministro Alexandre de Moraes, del Tribunale supremo federale (STF).
PUBBLICITÀ
Lunedì (12), giorno del diploma del presidente eletto Lula, i bolsonaristi hanno tentato di invadere la sede della Polizia Federale di Brasilia, dando fuoco ad automobili e autobus nella capitale federale dopo l'arresto del leader indigeno José Acácio Serere Xavante.
Il leader indigeno è sospettato di aver compiuto atti antidemocratici davanti al Congresso, all'aeroporto di Brasilia, nel centro commerciale Park Shopping, nell'Esplanada dos Ministérios e davanti all'hotel dove il presidente eletto e il vicepresidente della Repubblica, Restano Lula e Geraldo Alckmin.
Il ministro Alexandre de Moraes aveva già ordinato il blocco dei conti bancari di dieci persone e 33 aziende a causa della possibilità di finanziare "atti illegali e antidemocratici" che hanno bloccato le autostrade in tutto il Paese dopo la sconfitta alle urne del presidente Jair Bolsonaro.
PUBBLICITÀ
(con stato del contenuto)