Il Real Madrid denuncia alla Procura Generale gli insulti razzisti contro Vini Jr.

Il Real Madrid ha denunciato questo lunedì (22) alla Procura Generale dello Stato gli insulti razzisti subiti domenica dall'attaccante brasiliano Vinicius Junior, nella sconfitta per 1-0 contro il Valencia, reati che il club considera un "crimine d'odio".

Il Real Madrid "esprime il suo più veemente ripudio e condanna gli avvenimenti di ieri contro il nostro giocatore Vinicius Junior", ha affermato il club della Merengue in un comunicato.

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Il club ritiene che “tali attacchi costituiscono un crimine d'odio, motivo per cui ha presentato la corrispondente denuncia alla Procura Generale dello Stato, in particolare alla Procura per la lotta contro i crimini d'odio e la discriminazione, in modo che i fatti possano essere indagati e le responsabilità possano essere chiarite. determinato”.

Anche il sindacato dei calciatori AFE, insieme all'associazione Movimento contro l'intolleranza, hanno denunciato i reati alla Procura.

"Le due organizzazioni, nel segno di aperta collaborazione, respingono totalmente il comportamento inaccettabile di alcuni tifosi, comprendendo che è necessario agire ora, e con forza, di fronte a eventi così gravi che, purtroppo, non sono isolati", hanno affermato le sindacato in un annuncio.

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“Sia il governo che la Procura generale possono e devono agire immediatamente su questo tema per adottare le misure necessarie di fronte a eventi così gravi”, aggiunge la nota dell’AFE.

Domenica, durante la sconfitta del Real Madrid contro il Valencia, Vinicius è stato definito una "scimmia" dai tifosi.

“Non era la prima volta, né la seconda né la terza. Il razzismo è normale nella Liga. La concorrenza pensa che sia normale, anche la Federazione lo crede e gli avversari lo incoraggiano”, ha reagito il brasiliano sui social.

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“Risposta forte”

Il governo spagnolo ha chiesto una “risposta forte” dopo gli attacchi subiti dall'aggressore brasiliano.

“Le istituzioni che devono vigilare sul buon funzionamento del calcio (…) devono essere molto più energiche in casi di questo tipo e quando abbiamo una parte dei tifosi che lancia insulti razzisti contro un giocatore, ovviamente quello che va fatto è un risposta forte”, ha dichiarato il Ministro del Consumo, Alberto Garzón.

La seconda vicepresidente del governo spagnolo, Yolanda Díaz, ha affermato che “le urla razziste negli stadi di calcio non rappresentano il nostro Paese, nessun tifoso di calcio. Continueremo a lavorare per porre fine al razzismo”.

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