Mercoledì, il tribunale ha ordinato la sospensione temporanea di Telegram per non aver fornito alle autorità i dati richiesti sui gruppi neonazisti che operano sulla piattaforma, nel contesto di un'indagine relativa alla recente ondata di violenza nelle scuole.
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Secondo Durov, i dati richiesti sono “tecnologicamente impossibili da raccogliere per l’azienda”. "Facciamo appello contro la decisione e aspettiamo la risoluzione finale" del caso, ha aggiunto.
La corte ha ordinato una multa di 1 milione di R$ per ogni giorno in cui Telegram non collabora pienamente alle indagini.
"Non importa il costo, difenderemo i nostri utenti in Brasile e il loro diritto alla comunicazione privata", ha aggiunto Durov.
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Questo giovedì l'applicazione ha funzionato in modo instabile, secondo gli utenti che hanno condiviso suggerimenti per sfuggire al blocco, ha scoperto l'AFP.
Il creatore di Telegram – un’applicazione in cui la comunicazione è crittografata end-to-end – ha ricordato altri casi in cui l’azienda ha abbandonato mercati come Cina, Iran o Russia, perché le leggi locali “si sono opposte” ai suoi principi sulla privacy o hanno imposto requisiti “tecnologicamente irrealizzabile”.
"Tali eventi, anche se sfortunati, sono comunque preferibili al tradimento dei nostri utenti e delle convinzioni su cui siamo fondati", ha affermato Durov nella dichiarazione.
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Il Tribunale dell'Espírito Santo, la Polizia Federale e il Pubblico Ministero avevano richiesto a Telegram i dati personali di tutti i membri dei canali “Movimento Antisemita” e “Fronte Antisemita”.
Le autorità collegano questi gruppi agli attacchi alle scuole degli ultimi mesi.
Nel novembre dello scorso anno, un adolescente di 16 anni sparò uccidendo quattro persone e ferendo più di dieci altre in due scuole di Espírito Santo. Questo giovane ha interagito con gruppi antisemiti su Telegram, secondo fonti della polizia citate dal sito G1.
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La corte ha affermato che la società ha rispettato “parzialmente” la richiesta delle autorità e l’ha accusata di “non collaborare alle indagini”.
(Con AFP)
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