Crediti immagine: Marcello_Casal; Antonio Cruz/ Agência Brasil

TSE espande il potere della polizia per fermare le notizie false

La Corte Elettorale Superiore (TSE) ha ampliato i poteri della Corte per rimuovere le notizie false e accelerare il termine per la loro rimozione. Il testo approvato oggi (20) consente l'esclusione dei contenuti già classificati dai ministri come fake news e che sono stati ripubblicati sui social media. "Una volta che il TSE verifica che il contenuto sia diffamatorio, offensivo, incitante all'odio o notizie fraudolente, non può essere perpetuato sulla rete", ha affermato Moraes.

La questione era stata discussa ieri con i rappresentanti delle principali aziende tecnologiche del Paese: nell'incontro con le piattaforme, Moraes aveva lamentato l'aumento della diffusione di informazioni false legate alla disputa presidenziale e il ritardo nella rimozione di questo tipo di contenuti.

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La risoluzione prevede inoltre un termine di un’ora per rimuovere le notizie false dalla messa in onda il giorno delle elezioni. La multa per chiunque non rispetti la decisione del tribunale sarà di R$ 100 l'ora a partire dalla data di notifica da parte del tribunale. La plenaria della Corte ha inoltre deciso che i canali che diffondono sistematicamente disinformazione possono essere temporaneamente sospesi.

Taglio pubblicità a pagamento

Il TSE ha inoltre deciso di vietare la promozione della propaganda elettorale su Internet, due giorni prima del voto e un giorno dopo, per evitare accuse di abuso di potere politico o economico da parte dei elettori.

Secondo Moraes, c’è stato “un aumento esponenziale nella monetizzazione di blog e siti interattivi che ricevono denaro per svolgere questa propaganda elettorale” anche durante il periodo proibito dalla legge.

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Moraes ha detto che inviterà i candidati presidenziali Luiz Inácio Lula da Silva (PT) e Jair Bolsonaro (PL) per discutere dell'escalation di disinformazione sulle reti e violenza politica in crescita, a dieci giorni dalla fine del contenzioso.

Recensioni

Le azioni del TSE sono state oggetto di critiche da parte di enti come l'Associazione Nazionale dei Giornalisti (ANJ) e l'Associazione Brasiliana dei Giornalisti Investigativi (Abraji), che considerano alcune di esse forme di censura della libertà di stampa.

Fino alla settimana scorsa, la Corte ha ordinato la rimozione di 334 post riguardanti la campagna presidenziale su piattaforme digitali come Facebook, Instagram, Twitter, Telegram e Gettr, popolari tra gli aderenti alle ideologie di estrema destra.

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Secondo Estadão, 43 decisioni avevano come obiettivo principale le pubblicazioni della campagna del presidente Jair Bolsonaro. Questo giovedì, i sostenitori del presidente Bolsonaro hanno annunciato che, come stabilito dal TSE, il candidato alla rielezione perderà praticamente tutto il suo tempo negli spot pubblicitari di 30 secondi per il diritto di replica concessi a Lula.

Fonte: Estadão Conteúdo

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