Twitter valuta la possibilità di abbandonare il codice Ue contro la disinformazione

La piattaforma di Elon Musk ha comunicato le sue intenzioni alla Commissione europea (l'organo esecutivo dell'Ue), ma non le ha ancora rese ufficiali, dicono le stesse fonti.

Il codice europeo di buone pratiche, creato nel 2018, è applicato da circa 30 aziende, tra cui i colossi del settore Meta, Google, Twitter, Microsoft e TikTok.

Questi gruppi hanno contribuito alla stesura del testo, che comprende circa 40 raccomandazioni, volte a stabilire una migliore collaborazione con i servizi di controllo e a fermare le pagine pubblicitarie che diffondono notizie false.

Dopo aver acquisito il social network dell'uccello alla fine dello scorso anno, Musk ha ammorbidito la moderazione su Twitter e sembra destinato ad amplificare le voci di noti propagatori di false informazioni.

Secondo fonti europee, Twitter ha dichiarato di preferire fidarsi della discrezione della sua comunità di utenti piuttosto che dei servizi di fact-checking.

"Se (Musk) non prende sul serio il codice, è meglio che lo abbandoni", ha detto un funzionario della Commissione europea, contattato dall'AFP.

La vicepresidente della Commissione europea responsabile per i Valori e la Trasparenza, Vera Jourova, ha dichiarato, alla fine di aprile, di sentirsi “sempre più a disagio con Twitter”, soprattutto a causa della presenza della propaganda russa su quella piattaforma.

Jourova ha anche espresso il suo disagio per la mancanza di personale sul social network incaricato di combattere la disinformazione, dopo i numerosi licenziamenti effettuati dal suo nuovo proprietario.

Consultato dall'AFP, il servizio stampa di Twitter ha risposto con un'e-mail automatica contenente un'emoji di cacca.

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