Il veganismo non aumenta il rischio di disturbi alimentari, mostra la ricerca dell’USP

Le persone che adottano una dieta vegana – che non consuma prodotti di origine animale – hanno una prevalenza molto bassa di comportamenti alimentari disfunzionali, dimostra uno studio senza precedenti dell’Università di San Paolo (USP).

Os risultati presentati dagli autori controarian ricerche precedenti indicavano un legame tra il veganismo e un aumento del rischio di disturbi alimentari, un'associazione frequentemente osservata nelle diete restrittive. Recentemente, il caso dell’influencer vegana Zhanna Samsonova, morta dopo anni di una dieta estremamente limitata a base di verdure crude, ha portato alla luce la necessità di identificare modelli che potrebbero indicare disturbi alimentari, indipendentemente dal tipo di dieta adottata.

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La ricerca ha valutato 971 individui che sono stati vegani per almeno sei mesi e che hanno risposto questionAriete sullo stile di vita e sulle scelte alimentari. Solo lo 0,6% dei partecipanti ha mostrato sintomi del cosiddetto “disturbo alimentare”, che consiste in comportamenti e sentimenti disfunzionali in relazione al cibo e al corpo, normalmente associati al controllo del peso o alla forma fisica. Sebbene questo modello non sia sinonimo di disturbo alimentare, è un fattore di rischio per questi disturbi. Il valore riscontrato è stato dieci volte inferiore a quello registrato nella popolazione generale in altri studi effettuati su persone che adottano diete v.ariail.

Per quanto riguarda le motivazioni delle scelte alimentari, la maggioranza degli intervistati ha riferito di mangiare per necessità o per fame, oltre a selezionare gli alimenti in base alle preferenze o alla salute. Solo una piccola parte ha rivelato motivazioni legate al controllo delle emozioni e delle norme sociali, spesso associate a comportamenti disfunzionali.

Le ragioni per scegliere una dieta vegana includono opzioni etiche e diritti degli animali, preoccupazioni ambientali, salute e filosofia di vita.

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"Abbiamo osservato che il comportamento disfunzionale nei vegani è più associato alle ragioni alla base delle scelte alimentari che alla dieta stessa", afferma il professor Hamilton Roschel, coordinatore del gruppo di ricerca di fisiologia applicata e nutrizione presso la Facoltà di Medicina e Scuola di Fisica dell'Educazione presso l'USP e coordinatore dello studio. “Comprendere le motivazioni che spingono le persone a scegliere qualsiasi dieta, comprese quelle vegane, è importante per aiutare a prevenire e curare questi comportamenti disfunzionali e, quindi, i disturbi alimentari”.

veganismo

La dieta vegana è caratterizzata dall'esclusione degli alimenti di origine animale, come carne, uova e latticini, essendo a base di verdure, cereali, tra gli altri. L’opzione per questo tipo di cibo è aumentata in tutto il mondo negli ultimi dieci anni. Secondo una campagna internazionale annuale (Veganuary Campaign) che incoraggia un cambiamento temporaneo in questa scelta alimentare, il numero degli interessati è balzato da 3.300 nel 2013 a oltre 629mila nel 2022.

(Fonte: Agenzia Einstein)

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