Putin accusa l'Occidente di aver lanciato la “guerra” contro la Russia

“La civiltà è di nuovo a un punto di svolta. È stata scatenata una guerra contro la nostra patria”, ha detto Putin, davanti a migliaia di soldati e politici russi riuniti per celebrare la vittoria sulla Germania nazista nel 1945.

“Niente è più importante ora del tuo compito militare. La sicurezza del Paese dipende da te oggi. Il futuro del nostro Stato e del nostro popolo dipende da voi”, ha dichiarato ai soldati, tra cui le centinaia che hanno partecipato all’offensiva in Ucraina.

“Compi le tue missioni militari con onore, combatti per la Russia”, ha aggiunto, prima di gridare: “Per la Russia, per le nostre coraggiose forze armate, per la vittoria! Evviva!”

“Elite occidentali”

Putin ha anche criticato le “élite occidentali globalizzate”, accusate di condurre le persone allo scontro e di “provocare conflitti sanguinosi”.

"Il loro obiettivo, e qui non c'è nulla di nuovo, è quello di ottenere il collasso e la distruzione del nostro Paese", ha affermato il presidente russo, che giustifica l'offensiva contro l'Ucraina come una misura per difendere la Russia dalla presunta aggressione occidentale.

Dopo il breve discorso del presidente, migliaia di soldati hanno sfilato attraverso l'emblematica Piazza Rossa di Mosca, sventolando bandiere russe e sovietiche.

Le celebrazioni, organizzate ogni anno per celebrare la vittoria contro la Germania nazista nel 1945, si svolgono quest'anno all'ombra dell'offensiva di Mosca in Ucraina, segnata dalle battute d'arresto subite dall'esercito russo sul campo di battaglia.