Un recente studio condotto da Check Point Software Technologies, fornitore di soluzioni di sicurezza informatica, ha analizzato il potenziale impatto dell’intelligenza artificiale generativa sulle prossime elezioni democratiche. I ricercatori hanno identificato due rischi principali:
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- Manipolazione degli elettori: l’intelligenza artificiale può essere utilizzata per creare testi personalizzati difficili da distinguere dai testi scritti da esseri umani. Questo può essere utilizzato per manipolare gli elettori diffondendo disinformazione o propaganda.
- Diffamazione dei candidati: l'intelligenza artificiale può essere utilizzata per creare video e immagini deepfake, sufficientemente realistici da sembrare autentici. Questo può essere utilizzato per diffamare i candidati o diffondere notizie false.
I ricercatori avvertono che questi rischi sono reali e richiedono un approccio articolato per mitigarli. Evidenziano la necessità di:
- Educare gli elettori sul potenziale della manipolazione dell’intelligenza artificiale.
- Sviluppare strumenti per individuare e combattere la disinformazione e la propaganda.
- Regolamentare l’uso dell’intelligenza artificiale nelle campagne politiche.
L’intelligenza artificiale può interferire con il processo democratico, ma gli esseri umani devono imparare a discernere le informazioni
L’educazione degli elettori è essenziale affinché possano discernere tra informazioni vere e false. Gli elettori devono essere in grado di identificare i segni di contenuti manipolati, come errori linguistici o incongruenze fattuali.
Lo studio sottolinea inoltre che è importante sviluppare strumenti per individuare e combattere la disinformazione e la propaganda. Questi strumenti possono utilizzare l’intelligenza artificiale per identificare contenuti manipolati e avvisare gli elettori.
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Infine, secondo le linee guida di Check Point, è necessario considerare di regolamentare l’uso dell’intelligenza artificiale nelle campagne politiche. Ciò potrebbe includere regole per limitare l’uso dei deepfake o per richiedere l’identificazione dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale.
Vale la pena ricordare che recentemente, nelle anteprime elettorali statunitensi e nelle campagne in Canada, le immagini generate dall’intelligenza artificiale per le campagne hanno già sollevato l’allarme sull’uso improprio della tecnologia a fini di disinformazione.
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