uma rapporto pubblicato da Vice (*), spiega che – attraverso Nemus – una comunità globale di “guardiani” sta investendo in progetti sostenibili attraverso l’acquisto di token non fungibili (NFTs), con l'obiettivo di promuovere attività economiche sostenibili che garantiscano tutela e produttività all'interno del territorio Amazon per le generazioni future.
PUBBLICITÀ
L'azienda acquisisce terreni minacciati nella foresta e crea una serie di NFTs oggetti da collezione, ciascuno legato a una geolocalizzazione unica all'interno del territorio.
Secondo la pubblicazione, l'azienda intende acquisire più di 40mila ettari di foresta e formare una sorta di “cintura protettiva”, che si estenderà negli stati di Acre, Amazonas e Pará, e costituirà una barriera naturale che potrebbe trasformare i disboscatori locali in protettori, offrendo loro alternative economiche.
A Nemus, tuttavia, ha dovuto affrontare diversi ostacoli. Questi includono un’estesa burocrazia, regolamenti sulla proprietà fondiaria mal progettati e una reazione negativa da parte del governo. comunità indigene gente del posto che rivendica parte della terra che l'azienda sta cercando di acquisire come propria.
PUBBLICITÀ
Secondo il rapporto, “le comunità hanno presentato una denuncia al Ministero Pubblico Federale (MPF), che ha raccomandato che Nemus smettere di vendere NFT terrestri e seguire i requisiti internazionali per consultare le popolazioni indigene”.
Pur non avendo finalizzato l'acquisto di alcun terreno, la Nemus ha già venduto 1.500 NFT.
Curto cura:
- MPF attiva una società che vende beni digitali (NFT) dalle aree dell'Amazzonia (MPF);
- MPF attiva una società che vende NFT dalle aree dell'Amazzonia per dimostrare titoli di proprietà (G1);
- Le presunte aree di un'azienda che vende NFT in Amazzonia vengono deforestate (FSP 🚥).
Leggi anche:
(🚥): potrebbe richiedere la registrazione e/o la firma
(🇬🇧): contenuto in inglese
(*): i contenuti in altre lingue sono tradotti da Google traduttore
PUBBLICITÀ