Crediti immagine: Tânia Rêgo/Agência Brasil

Marcia Blu: record di ricoveri per cancro all'intestino nel Paese

In media, 265 brasiliani vengono ricoverati ogni giorno nel Sistema sanitario unificato (SUS) a causa di gravi complicazioni legate al cancro dell’intestino, noto anche come cancro del colon-retto. Il numero, identificato nel 2022, ha raggiunto il livello più alto del decennio, secondo un sondaggio della Società Brasiliana di Endoscopia Digestiva, della Società Brasiliana di Coloproctologia e della Federazione Brasiliana di Gastroenterologia (FBG).

Secondo gli enti, i dati sui ricoveri portano numeri allarmanti: 768.663 ricoveri nei soli SUS per la cura della malattia tra il 2013 e il 2022. I dati sulla mortalità derivante da questo tipo di tumore indicano che, solo nel 2021, sono stati registrati 19.924 decessi. I casi aumentano, in media, di circa il 5% ogni anno, con un aumento del 40% rispetto ai casi registrati nel 2012 (14.270).

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L’Istituto Nazionale del Cancro (Inca) prevede a 45.630 il numero di nuovi casi di cancro intestinale in Brasile per il triennio 2023-2025. Se tali proiezioni saranno confermate, secondo gli enti, la malattia raggiungerà una popolazione di oltre di 136mila persone nel Paese. Secondo Inca il rischio stimato è di 21,10 casi ogni 100 abitanti, 21.970 tra gli uomini e 23.660 tra le donne.

"Anche se poco discussa, la malattia – che colpisce il retto e l’intestino – occupa già un posto di rilievo tra le neoplasie più letali per uomini e donne in Brasile”, avvertono le associazioni mediche. La diagnosi di cancro del colon-retto, però, non è una condanna a morte: se non trattata bene, può infatti avere gravi conseguenze per il benessere del paziente. Ma prima viene scoperto, maggiori sono le possibilità di intervento e di cura.

La linea guida è che, a partire dai 45 anni, tutti dovrebbero consultare un medico per valutare la propria salute intestinale. Circa il 90% dei casi di cancro all'intestino hanno origine da un polipo, un tipo di lesione della mucosa intestinale che può trasformarsi in cancro. In una colonscopia, ad esempio, questi polipi possono essere rimossi, prevenendo la malattia. Nei casi di storia familiare è importante che la valutazione venga effettuata anche prima dei 45 anni.

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Un altro avvertimento è che le persone con malattie infiammatorie intestinali, come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn, hanno un rischio maggiore di cancro all’intestino. Alcuni di questi pazienti potrebbero non presentare alcun tipo di sintomo nelle fasi iniziali della malattia, da qui l’importanza dei test diagnostici.

Ricoveri

Nonostante la pandemia di Covid-19 – periodo in cui sono diminuiti i ricoveri derivanti da altre patologie – nel 2022 si è registrato un aumento dei ricoveri per cure contro il cancro all’intestino in 21 stati brasiliani. Il maggiore aumento proporzionale si è verificato nel Mato Grosso, dove il numero di ricoveri è passato da 917 nel 2020 a 1.385 nel 2022, con un aumento del 51%.

Nell'intera serie storica, in valori assoluti, San Paolo appare come lo Stato con il maggior numero di record: 178.355 ricoveri. Al secondo posto c'è il Paraná, con 108.296 occorrenze. Subito dopo compaiono Minas Gerais (105.441 casi), Rio Grande do Sul (78.140 casi) e Santa Catarina (48.995 casi).

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Campagna

Nel corso di questo mese, le associazioni mediche coinvolte nell'indagine stanno promuovendo una campagna nazionale di sensibilizzazione e prevenzione del cancro all'intestino denominata Blue March. Nel 2023, con il slogan “La salute è prevenzione. Abbi cura di te, evita il cancro all'intestino”, gli esperti richiamano l'attenzione dei brasiliani sulla necessità di coniugare prevenzione, diagnosi precoce e cura.

La proposta è investire in azioni di prevenzione ed evitare che i pazienti debbano essere ricoverati in ospedale. La campagna evidenzia che esistono metodi diagnostici meno complessi che possono essere offerti sistematicamente dal SUS per monitorare i pazienti che hanno maggiori probabilità di sviluppare la malattia. Quando i cambiamenti nel retto e nell'intestino vengono diagnosticati nelle fasi iniziali, è possibile intervenire precocemente e prevenire un esito sfavorevole.

Poiché presenta pochi segni nelle fasi iniziali, il cancro intestinale dovrebbe essere sottoposto a screening periodico negli uomini e nelle donne, a partire dai 45 anni di età. Questa indagine avviene fondamentalmente attraverso due esami: la ricerca del sangue occulto nelle feci e la colonscopia.

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Per prevenire l'insorgere di nuovi casi, gli enti mettono in guardia dal fumo, dall'alcolismo, dalla sedentarietà, dal consumo eccessivo di carne rossa e dalle diete povere di fibre. Tutti i fattori sono considerati fattori di rischio per lo sviluppo del cancro del colon-retto. Maggiori informazioni possono essere ottenute all'indirizzo site della campagna.
(Con Agenzia Brasile)

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