Il Brasile estende l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra

In apertura del Climate Ambition Summit, evento che rientra nel programma della 78a Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Ministro dell'Ambiente e dei Cambiamenti Climatici, Marina Silva, ha letto una lettera a nome del Presidente Luiz Inácio Lula da Silva Quello estende l’obiettivo di riduzione delle emissioni brasiliane dal 37% al 48% entro il 2025 e dal 50% al 53% entro il 2030. 

“Non è sufficiente eliminare la deforestazione per risolvere il problema del cambiamento climatico. Il mondo richiede una transizione energetica più ampia. Il Brasile, che già si poneva uno degli obiettivi climatici più ambiziosi al mondo, ha deciso di andare oltre. Sono lieto di annunciare oggi che aggiorneremo il nostro contributo determinato a livello nazionale ai sensi dell’Accordo di Parigi. Torneremo al livello di ambizione che avevamo originariamente presentato alla COP21 e che era stato modificato dal governo precedente”, sottolinea il documento. 

“Ciò nonostante le nostre responsabilità storiche siano incomparabilmente inferiori a quelle dei paesi ricchi. Ci stiamo già attivando per riportare le nostre ambizioni in realtà”, ha continuato Marina, continuando a leggere la lettera.

“Più di 3 miliardi di persone sono già direttamente colpite dal cambiamento climatico, soprattutto nei paesi a reddito medio-basso. Ad essere maggiormente colpiti sono i più poveri, le donne, le popolazioni indigene, gli anziani, i bambini, i giovani e i migranti. Nessun paese dovrebbe essere costretto a scegliere tra la lotta al riscaldamento globale o la lotta alla fame o alla povertà. Questo è un falso dilemma. Abbiamo tutti l’impegno etico di fare entrambe le cose”. 

(Con Agenzia Brasile)

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