Lotta al cambiamento climatico
L'Unodc ha evidenziato l'associazione tra biodiversità e il cambiamento climatico evidenziando come le foreste e altri ecosistemi terrestri e marini catturano e immagazzinano il carbonio dall’atmosfera, contribuendo a combattere il cambiamento climatico.
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Per il direttore esecutivo dell'Unodc, Gada Waly, “il tempo stringe per evitare la catastrofe climatica, prevenire la perdita di biodiversità e porre fine al soffocamento del pianeta” causato dalla inquinamento e lo smaltimento illegale dei rifiuti.
Ha sottolineato la gravità dei crimini ambientali perché indeboliscono la resilienza del pianeta, minacciano l’estinzione delle specie, contaminano le risorse idriche vitali e minano lo stato di diritto e lo sviluppo sostenibile.
Rivolgendosi ai governi e alle altre parti coinvolte nell’approccio anti-crimine, Waly ha chiesto che l’evento globale serva ad adottare misure concrete per fornire risposte giuste all’agenda climatica e favorire il pianeta e i suoi fragili ecosistemi.
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Traffico di specie selvatiche e reati nel settore della pesca
L'Unodc annovera tra i principali reati ambientali la deforestazione illegale, l'inquinamento marino, il traffico di specie selvatiche e i reati nel settore della pesca, dei rifiuti e dell'estrazione mineraria.
Queste attività illecite contribuiscono al rapido degrado degli ecosistemi perché minano la loro capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici. Ciò peggiora il declino della biodiversità e il rilascio di CO2 e altri gas nocivi nell’atmosfera.
L’ambiente diventa inoltre più degradato con la pratica di reati quali il traffico illecito di rifiuti o la mancata gestione o smaltimento in ecosistemi pubblici, discariche illecite o siti di incenerimento a cielo aperto.
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Senza azioni volte a contenere questi crimini e a gestire in sicurezza questi rifiuti, il risultato potrebbe essere un aumento emissioni di gas serra, compreso il metano e altri inquinanti. Si stima che questi elementi siano responsabili di circa il 3% delle emissioni globali.
Degrado causato dall'attività mineraria
L’UNODC chiede maggiore sostegno e pratiche di gestione dei rifiuti rispettose dell’ambiente per ridurre le emissioni di gas serra, promuovendo al contempo un’economia circolare per la mitigazione del clima.
D’altro canto, attività come l’estrazione mineraria illegale devastano paesaggi, degradano gli habitat naturali e interrompono i pozzi di assorbimento del carbonio, compresi minerali come litio, nichel, cobalto, rame e terre rare necessari per la transizione energetica sostenibile.
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L’elevata domanda globale di questi materiali alimenta anche la corruzione e la criminalità organizzata a causa delle limitazioni nelle capacità di applicazione della legge, del buon uso delle misure normative e delle vulnerabilità nelle catene di approvvigionamento.
(Con Notizie dalle Nazioni Unite)
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