Crediti immagine: Bruno Kelly

Il Brasile registra un aumento delle emissioni di gas serra

Nel 2021, il Brasile ha registrato il secondo maggiore aumento delle emissioni di gas serra in quasi due decenni, secondo un rapporto pubblicato questo giovedì (23), dall’Osservatorio sul clima, dall’Amazzonia Environmental Research Institute (Ipam) e da altri enti partner. Quell'anno il volume è cresciuto del 12,5% e ha raggiunto i 2,4 miliardi di tonnellate lorde, inferiore solo a quello registrato nel 2003, quando era aumentato del 20%. 🏭

Secondo Ipam, l’amplificazione della deforestazione, soprattutto in Amazzonia, è il principale fattore dietro questo aumento. Dal 2020 al 2021, il totale di CO2 equivalente (GtCO2e) che ha interessato i biomi brasiliani è aumentato da 1 miliardo a 1,19 miliardi di tonnellate lorde.

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Nel 2021, gli stati del Pará e del Mato Grosso sono in cima alla lista, rappresentando rispettivamente il 18,5% e l’11,1% del volume di gas rilasciati nell’atmosfera. Seguono Minas Gerais (6,9%), San Paolo (6,5%) e Amazonas (5,7%), che supera Rondônia come terzo stato con il maggior numero di emissioni derivanti dalla deforestazione nel paese.

Lo studio rivela che i cambiamenti nell'uso del suolo sono la componente che ha aumentato la maggior parte delle emissioni lorde del Brasile due anni fa. Se si aggiungono quelle derivanti dalle attività agroalimentari alle emissioni derivanti dalla deforestazione e da altri cambiamenti nell’uso del suolo, risulta che queste equivalgono al 74% di tutto l’inquinamento climatico registrato nel 2021 nel Paese.

“La maggior parte delle emissioni lorde (92%) sono causate dai cambiamenti nell’uso del suolo, che consistono principalmente nella deforestazione del bioma amazzonico, che concentra il 77% (911 MtCO2e) delle emissioni lorde del settore nel 2021”, evidenzia l’Ipam, in Nota.

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Raccomandazioni

Il documento SEEG indica che la diffusione dei gas nell'atmosfera nel Paese è stata doppia rispetto alla media mondiale nel 2021. Il team responsabile della misurazione analizza i dati raccolti dal 1970 e le conseguenze delle emissioni per gli obiettivi climatici che il Paese si pone giù.

Il rapporto raccomanda che il governo federale “corregga immediatamente il ‘pedale’ del carbonio del contributo brasiliano determinato a livello nazionale (NDC), prima della riunione della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), che si svolgerà nel giugno 2023 a Bonn , Germania.

Un altro suggerimento è che il governo promuova un modello partecipativo per costruire un NDC per il 2030, che sostituisca il precedente e sia compatibile con l’obiettivo di 1,5°C. Infine, i ricercatori consigliano alle autorità governative di elaborare un piano per attuare l'NDC e stabilire una traiettoria per le emissioni del Brasile, che fornisca ai bilanci del carbonio i valori massimi da emettere ogni anno o ogni cinque anni e che contenga una proposta di azioni per combattere la deforestazione e il recupero delle foreste.

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(insieme a Agenzia Brasile)

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