Crediti immagine: riproduzione/Unsplash

Come l'intelligenza artificiale può aiutare le specie a rischio di estinzione

I ricercatori hanno creato un algoritmo che, attraverso l’intelligenza artificiale, analizza le specie la cui mancanza di informazioni ha ostacolato la classificazione del rischio di estinzione. Molti di loro, a quanto pare, corrono più pericolo di quanto si immaginasse in precedenza.

A Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) mantiene un “Lista Rossa”, in cui le specie vengono classificate in base al pericolo di estinzione. Creato nel 1964, è la fonte di informazioni più completa al mondo sullo stato di conservazione delle specie animali, funghi e vegetali.

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A "Lista Rossa”, le specie sono classificate nelle categorie: “Least Concern”; “Quasi minacciato”; "Vulnerabile"; "In pericolo"; “In grave pericolo di estinzione”; “Estinto allo stato selvatico”; e, infine, “Estinto”. Esiste però ancora un'ottava classificazione, riservata alle specie la cui mancanza di informazioni su di esse impedisce una classificazione, si chiama “Data carente”.

Si stima che più di 20 specie siano classificate come carenti di dati, una su 6 tra quelle registrate dalla IUCN. E questo divario informativo puòpromeavere una ricerca che dipende e si basa sui dati forniti dall'elenco.

Pensandoci, uno studio (*) - pubblicato da Biologia delle comunicazioni – usato il intelligenza artificiale per scoprire quanto siano realmente minacciate queste specie. Gli scienziati hanno analizzato, attraverso un algoritmo, più di 7mila specie classificate come carenti di dati nella “Lista Rossa".

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Cosa hanno scoperto? Alcuni di loro sono ancora più minacciati di altre specie più conosciute. 😖

Preoccupante, vero? Ma è la tecnologia al servizio della tutela biodiversità!

(🇬🇧): contenuto in inglese

(*): Contenuti in altre lingue tradotti da Google traduttore

(🚥): può richiedere registrazione e/o abbonamento 

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