La storia di scartare vestiti che danneggiano l'ambiente e che tu ignori

Ti sei mai soffermato a pensare a cosa succede a un capo di abbigliamento quando non può più essere utilizzato, a causa dell'usura, delle macchie, dei buchi e di altri danni? C’è il riciclo, ma non tutto può essere utilizzato. E quel capo di abbigliamento che è già circolato – perché donabile o finisce nei mercatini dell’usato – finirà in discarica. C'è anche una questione sociale molto seria in questo processo: i "rifiuti della moda" dei paesi ricchi vengono scaricati nei paesi in via di sviluppo del Sud del mondo, creando conseguenze ambientali molto gravi, che colpiscono non solo l'ambiente, ma gli stessi esseri umani.

Ogni giorno vengono realizzati e venduti migliaia di capi di abbigliamento. Viviamo in una società dei consumi che non fa altro che rafforzare questa incessante ricerca di nuovi look.

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Esiste un mercato dell’usato – quel commercio di abiti usati, che solitamente chiamiamo negozi dell’usato o anche enti di beneficenza e bazar – che utilizza parte di questa produzione. Ma anche questo mercato non è in grado di garantire un ciclo sostenibile di questa produzione sfrenata di abbigliamento.

Adesso arrivano le informazioni che nessuno ti dice: questo consumo inconsapevole sta inondando il Pianeta di tessuti di scarto, che finiscono nelle discariche dei Paesi in via di sviluppo, come Haiti, Kenya e Ghana.

“In teoria questi vestiti dovrebbero aiutare l’economia locale, ma non è quello che succede… in Ghana, il 40% dei vestiti che arrivano finiscono direttamente in discarica”, spiega Cládia Castanheira, professoressa di sostenibilità e linguaggio, ideatrice del profilo Negozi dell'usato in tutto il mondo. Ascolta ⤵️

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Secondo l'esperto, attualmente, si stima che ogni giorno arrivino in Ghana 15 milioni di capi di abbigliamento usati, e quasi la metà finiscono in discarica!!

Cláudia vive in Belgio e, come consulente, lavora con diverse istituzioni di moda circolare e conosce molto da vicino come funziona questo sistema. L'esperto avverte: dietro i vestiti che non si indossano più c'è un'industria e un lato molto sporco.

“Gli abiti scartati dai paesi ricchi del Nord vanno al Sud del mondo per questioni molto complesse, che implicano negoziazioni tra aziende e anche trattative istituzionali tra nazioni. E dietro c’è anche un grande mercato”, dice Cláudia.

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Secondo lei, i vestiti di marche famose e costose provenienti dall'Europa, o anche quelli provenienti dai bazar di beneficenza, finiscono nei centri di smistamento e diventano enormi pacchi che verranno inviati nei paesi poveri. Ascolta⤵️

Dalla rivoluzione industriale al fast fashion: i danni causati all'ambiente dalla produzione sfrenata di abbigliamento

Cláudia Castanheira spiega che le radici di questo problema affondano molto indietro nel tempo, nella rivoluzione industriale. Più recentemente, la crescita dei “fast fashion”, negozi che producono decine di collezioni e abiti ogni mese, ha peggiorato ulteriormente il problema. Ascolta ⤵️

Recentemente Cláudia ha realizzato un video sul suo profilo personale e anche su Negozi dell'usato in tutto il mondo che mostra un centro di smistamento, che fornisce informazioni per sensibilizzare i suoi follower sullo smaltimento degli indumenti e sul suo impatto sull'ambiente:

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Il consulente avverte: non pensare di non avere alcuna responsabilità per questo problema! Tutti coloro che acquistano vestiti, siano essi nuovi o di moda circolare, devono essere consapevoli delle cause del consumo eccessivo. “Questo è un problema che riguarda non solo il Pianeta ma anche noi esseri umani. E tutto va verso l’estinzione”! Ascolta ⤵️

Ora che conosci l’impatto dei rifiuti della moda sull’ambiente, forse potresti ripensare ai tuoi consumi? 😉

@curtonews

Ti sei mai soffermato a pensare a cosa succede a un capo di abbigliamento quando non può più essere indossato? Ne abbiamo parlato con Claudia Castanheira 🎥

♬ suono originale Curto Notizie

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