Crediti immagine: AFP

Silicon Valley Bank: il nuovo amministratore delegato chiede ai correntisti di rientrare e il mercato resta instabile

Il nuovo direttore della Silicon Valley Bridge Bank - un'entità creata dai regolatori federali americani dopo il crollo della Silicon Valley Bank (SVB) - ha chiesto ai clienti che avevano ritirato i loro depositi di restituire i loro soldi, in modo che la banca possa riprendersi. L'istituzione opera sotto l'intervento del governo nordamericano. Motore di startup negli Stati Uniti dagli anni '1980, la banca è fallita dopo un massiccio ritiro di depositi.

“La prima cosa che puoi fare per sostenere il futuro di questa istituzione è aiutare a ricostruire la nostra base di depositi”, ha affermato Tim Mayopoulos. “Stiamo facendo tutto il possibile per ricostruire, ripristinare la fiducia e continuare a sostenere l’economia dell’innovazione”.

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La Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) ha dichiarato che sarà responsabile di tutto il denaro depositato dalla SVB, compresi quelli che superano il limite di protezione di 250.000 dollari.

"Stiamo concedendo nuovi prestiti e onorando pienamente le linee di credito esistenti", ha affermato Mayopoulos.

Le misure allentano il nervosismo, ma la situazione resta fragile

Le misure adottate dalle autorità americane e le garanzie dei governi europei per dimostrare la solidità del sistema bancario sono riuscite martedì (14) a stabilizzare un po' i mercati, ma la situazione resta fragile.

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Mercoledì mattina (15) i mercati azionari europei hanno registrato un netto calo, mentre restano molti i timori sugli effetti dei recenti fallimenti negli Stati Uniti.

I più colpiti sono i titoli bancari negoziati sulle borse europee, come Crédit Suisse – che era in crisi già da mesi – e ha presentato un calo di oltre il 20%, BNP Paribas, che ha accusato un calo ma è caduto del 7%, così come altri istituti come Société Générale, ING, Commerzbank, Deutsche Bank e Unicredit.

Fonte AFP

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