Secondo i ricercatori, l’area più a rischio è il bacino del Congo, minacciato da una rapida deforestazione, dove le precipitazioni potrebbero diminuire del 10% entro la fine del secolo.
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“Potremmo raggiungere un punto in cui le foreste tropicali non potranno più rinnovarsi”, ha affermato l’autore principale del testo, Callum Smith, dell’Università di Leeds.
Smith e i suoi colleghi hanno raccolto dati satellitari tra il 2013 e il 2017 nei biomi amazzonici, congolesi e del sud-est asiatico, e hanno scoperto che la massiccia deforestazione interrompe il ciclo dell’acqua e riduce significativamente le precipitazioni, soprattutto nelle stagioni delle piogge. Ciò accade perché le foglie degli alberi rilasciano vapore acqueo, che può causare piogge localizzate.
Non è sempre possibile invertire!!
Lo scienziato ha sottolineato che il recupero delle foreste distrutte può invertire questo fenomeno, e ha chiesto maggiori sforzi di conservazione.
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Tuttavia, in Amazzonia, il più grande bioma tropicale del pianeta, il cambiamento climatico, associato alla deforestazione, potrebbe portare a un “sentiero senza ritorno” che avvicinerebbe la foresta allo stato di savana.
Gli studi hanno già dimostrato l’importanza delle foreste tropicali per il clima del pianeta (poiché assorbono una grande quantità di gas serra), ma l’impatto della deforestazione sui climi locali era stato osservato solo in alcune regioni specifiche.
(Fonte: AFP)
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