👗 La Brasil Eco Fashion Week giunge alla sua sesta edizione
CoCreare il futuro – questo è il tema di 6a settimana della moda ecologica brasiliana (BEFW), una settimana della moda sostenibile che si apre il 30 novembre presso Unibes Cultural, a San Paolo. Dal 1 al 3 dicembre le attività dovrebbero svolgersi al Senac Lapa Faustolo e, dal 4 al 6 dicembre, all'Unibes Cultural, con laboratori.
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In questa sesta edizione, l'evento riunisce 6 sfilate, 20 panel, 18 workshop e installazioni a tema. All’ordine del giorno ci sono i pilastri della moda sostenibile, come la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sociale ed economico. I temi includono innovazione tessile, scienza e conoscenza, recupero culturale, circolarità, certificazioni, upcycling, riciclo e smaltimento dei rifiuti. Il mercato dei consumi e quello culturale sono trattati con argomenti come le innovazioni digitali, che includono l'e-commerce, il tracciamento, NFTs e metaverso, tra gli altri.
Nel suo percorso, BEFW ha già riunito circa 150 marchi orientati alla sostenibilità. Tra i brand selezionati per l’edizione, 20 si metteranno in evidenza in passerella, tra cui: alme (Rio Grande do Sul), il Demode (Maranhão), il Ludimila Heringer (Per), collaborazione Rani + Comas (San Paolo), Woolmay Mayden (San Paolo), Sau Swin (Ceará) e Atelier V.B (Rio de Janeiro). In passerella anche il Collant (San Paolo) presenta le sue mutandine assorbenti, lavabili e riutilizzabili. Si tratta del primo brand brasiliano a lanciare una collezione di NFT, entrando nel mercato dei token non fungibili, con l'idea di costruire contenuti nell'universo femminile anche nel metaverso.
🌳 Amazon saccheggiata
Uno studio intitolato “Amazzonia saccheggiata: le radici della criminalità ambientale in cinque paesi amazzonici”, denuncia la situazione nel 20% del bacino amazzonico – terre situate in Bolivia, Venezuela, Ecuador, Guyana e Suriname – dove si è verificata la perdita collettiva di 10 milioni di ettari di foresta nell’ultimo decennio e dove 91 comunità indigene lottano per sopravvivere.
Vale la pena ricordarlo: un ettaro equivale quasi a un campo di calcio ufficiale!
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Il documento si concentra su quattro azioni criminali che hanno un impatto sulla flora, sulla fauna e sulla vita delle persone: deforestazione, estrazione dell'oro, traffico di specie selvatiche e corruzione. I dati coprono anni di inefficienza da parte degli Stati nella lotta alle pratiche illegali e, in alcuni casi, una certa osservanza delle norme.
In un rapporto, Il titolo riassume i dati estratti dalla pubblicazione, che ci permettono di comprendere come questa parte del Amazon è devastato. Mostrano somiglianze con il Brasile, che non era l’obiettivo dello studio. Guardare!
🦈 Cinque risoluzioni chiave del vertice sulle specie minacciate di estinzione
La COP19 del Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES) si è conclusa venerdì scorso (25), a Panama, dopo l’adozione di 50 risoluzioni. I più importanti sono:
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- Squali: regolamentare il traffico di 54 specie appartenenti alle famiglie degli squali requiem (Carcharhinidae) e degli squali martello (Sphynidae), i più trafficati come ingrediente nella popolare zuppa di pinne nell'Asia orientale;
- Rane di vetro: la specie, che abita l'America centrale e meridionale, è stata aggiunta all'Appendice II (che contiene le specie che, pur non essendo attualmente necessariamente in pericolo di estinzione, potrebbero raggiungere questa situazione, a meno che il commercio degli esemplari non sia soggetto a una rigorosa regolamentazione);
- Tartarughe sudamericane: La CITES ha approvato diversi livelli di protezione per circa 20 tartarughe americane e asiatiche, tra cui una dozzina di specie d'acqua dolce;
- Alligatori dell'Amazzonia: Il Brasile e le Filippine potranno esportare alligatori e coccodrilli allevati in cattività, che sono passati dall’Allegato I – divieto totale del commercio – all’Allegato II. Ora sarà consentito esportare la pelle e la carne del caimano dal muso giallo (Caiman latirostris), che vive nell’Amazzonia e nel Pantanal del Brasile, nonché nelle paludi, nei fiumi e nei laghi dei paesi vicini; È
- Avorio: la convenzione rifiutò di autorizzare la riapertura del commercio dell'avorio, come richiesto da alcuni paesi africani.
🇺🇸 Piano “Magnitsky”.
Gli Stati Uniti devono imporre sanzioni ai “criminali ambientali” che contribuiscono alla deforestazione Amazzonia brasiliana. La notizia è stata diffusa esclusivamente dall'agenzia di stampa Reuters (*).
Secondo il rapporto, l’iniziativa rappresenterebbe un “grande cambiamento” nella strategia statunitense di lotta cambiamenti climatici con azioni più severe, come l'applicazione di sanzioni basate sull'art Legge Magnitskij – che congelerebbe tutti i beni dei trasgressori e impedirebbe a tutti gli americani e alle imprese del Paese di trattare con individui o entità sanzionate.
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(insieme a AFP)
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(🇬🇧): contenuto in inglese
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